Titolo: Pro Evolution Soccer 6
Genere: Sportivo – Calcio
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Konami
Publisher: Konami
Data di uscita: 27 ottobre 2006
Come certamente saprete se avete avuto modo di leggere il nostro speciale sull’evento italiano di Xbox 360 tenutosi ieri a Milano, abbiamo avuto modo di provare per qualche ora una versione quasi definitiva di Pro Evolution Soccer 6.
Come si è comportato il simulatore calcistico per eccellenza made in Konami? Andiamo a scoprirlo insieme, preparandoci ad una possibile "caduta degli Dei"!
Il calcio secondo Konami
Senza pretendere di riassumere in due righe la storia di Winning Eleven e della sua controparte occidentale, basti dire che la maggior parte degli appassionati di calcio da diversi anni a questa parte vedono in Pro Evolution IL gioco di calcio per eccellenza: grafica non sempre all’altezza ma game-play praticamente perfetto.
[img alt='PES si appresta a debuttare nella next-generation, e non mancheranno i grandi campioni, come Adriano...']/immagini/Giochi/category1327/picture18322.aspx[/img]
Questa perfezione è il punto da cui tutti i fan pretendono che la rivoluzione next-gen del titolo inizi, anche considerando la volontaria omissione da parte di Konami di un PES per Xbox 360 nel 2005. È sotto quest’ottica che Pro Evolution Soccer 6 verrà giudicato ed è con questo spirito che ieri, per la prima volta, abbiamo impugnato i joypad in mano e ci siamo lanciati in 4-5 partite di fila.
Per prima cosa sottolineiamo un fattore importantissimo: la ressa non ci ha mai permesso di giocare contro la CPU, quindi per giudicare la IA ci siamo affidati solo ed unicamente a come questa riesce a gestire i nostri compagni di squadra durante le partite PvP (Player versus Player, n.d.r.) e, come vedremo, il risultato è stato un po’ "invadente".
[img alt='Il nuovo menu di Pro Evolution Soccer 6']/immagini/Giochi/category1327/picture19075.aspx[/img]
La prima cosa che si nota è il formato 16:9 finalmente adottato dalla Konami che si adatta perfettamente agli schermi HD della demo station: comunque, questo cambio di formato, non pare aver convinto gli sviluppatori a spalmare i menù del gioco in orizzontale. Infatti, scorrendo tra le varie opzioni disponibili e le diverse schermate, la sensazione di avere a che fare con i menù di PES 5 è molto forte: tutte le informazioni sono concentrate al centro dello schermo, lasciando di fatto inutilizzate le bande laterali. Al contrario, molto positivo è stato l’impatto della grafica dei menù dato che finalmente tutte le scritte sono ben leggibili ed è stato dato alle schermate un aspetto più "moderno".
[img alt='Ecco il menu per la selezione della maglia, che può adesso contare su dei modelli 3D dei giocatori']/immagini/Giochi/category1327/picture19067.aspx[/img]
Si nota anche lo sforzo fatto da Konami nel campo delle licenze che, per quanto riguarda l’Italia, comprenderà la Serie A e la Serie B, con tanto di Juventus per la gioia di molti appassionati di calcio nostrani. A questo proposito, i menù di selezione dei campionati sono stati migliorati e, soprattutto, la schermata in cui bisogna scegliere la maglia della propria squadra ha eliminato l’inguardabile veste 2D di PES5 per lasciare spazio a manichini 3D ben più "difendibili" in sede di recensione.
Ma ora è tempo di giocare…
Dov’è finito "Evolution"?
Entrati in campo, dobbiamo resistere alla tentazione di passare oltre alle cut-scene che ci presentano le squadre e le rispettive formazioni: sebbene ben realizzate ed in alta definizione, il motore grafico non sembra proprio allo stato dell’arte.
L’impatto con il gioco è letteralmente devastante, di fatto lo stesso che si è avuto passando da PES4 a PES5 con in più una piccola sorpresa: i comandi dorsali sono stati invertiti. In pratica per correre non dovremo più usare il grilletto destro bensì il dorsale destro, e così via per tutti i comandi dorsali in generale: purtroppo non siamo riusciti a capire se tale impostazione sarà modificabile in qualche modo dato che entrare nel menù di gioco significava attirarsi le (giuste) ire di tutti coloro che erano in fila per provare la demo. La speranza è, comunque, quella che la scelta del tasto possa essere eseguita tramite una configurazione, anche perché sarebbe bello riuscire a dosare la velocità dei giocatori attraverso la corsa del grilletto.
[img alt='La grafica non è del tutto spettacolare, ma è comunque migliore rispetto a quella del precedente capitolo della serie...']/immagini/Giochi/category1327/picture18318.aspx[/img]
Rimandando quindi il giudizio sull’assegnazione dei tasti in sede di recensione, ci siamo concentrati sulle vere novità di game-play. Riassumendo: pollice in alto per le animazioni, la fisica del pallone e le scene d’intermezzo; pollice verso per la grafica, l’invadenza dell’Intelligenza Artificiale ed i calci di punizione.
Andando nel dettaglio, siamo rimasti molto colpiti da come siano stati realizzati i movimenti del pallone che segue traiettorie credibili, ha sempre impresso l’effetto giusto e non schizza mai durante i contrasti tra giocatori. L’unico difetto riscontrato su questo elemento consiste in un paio di rimesse laterali non assegnate anche se il pallone era chiaramente uscito dal campo di gioco: piccoli bug che probabilmente verranno risolti prima del rilascio.
Le note positive continuano con il fuorigioco che finalmente sembra venir chiamato con una certa tempestività e con le classiche scene di "ammonizione", reale o solo verbale, che si avvalgono di un’ottima realizzazione grafica. Ottime anche le animazioni dei giocatori, presenti oramai ovunque: durante gli stop, nei contrasti ed in particolar modo nei salvataggi in area di rigore; menzione d’onore, infine, ai portieri che saranno in grado di uscire con i piedi (!) e si butteranno in splendidi salvataggi in maniera finalmente verosimile.
Purtroppo però PES6 non è una rosa senza spine. Se la lentezza delle giocate può essere attribuita alla nostra inesperienza col gioco, altrettanto non si può dire per una IA che pretende di fare tutto da sola. Anche se come sempre è possibile decidere l’impatto della IA sulla selezione dei giocatori, il valore di default che nelle precedenti versioni era accettabile, in questa diventa quasi una sfida computer contro computer: basti dire che cercare volontariamente di far fallo ad un giocatore vicino all’area di rigore è un’impresa titanica dato che il computer si diverte anche troppo spesso a cambiare il difensore selezionato. Nulla di drammatico dato che c’è un’opzione apposta per diminuire l’effetto, ma è sicuramente un elemento che può cogliere alla sprovvista.
[img alt='Eccovi una fotografia della demo station Xbox 360 con cui abbiamo potuto testare PES6']/immagini/Giochi/category1327/picture19072.aspx[/img]
Tutti gli altri aspetti negativi erano invece già preventivati: grafica non stupefacente, anche se decisamente godibile, e calci di punizione che non hanno subito particolari cambiamenti. Purtroppo, quello su cui contavamo, cioè un miglioramento delle punizioni non dirette verso la porta, non si è avverato: passare la palla ad un compagno di squadra durante una rimessa è un pericolo in PES6 esattamente come lo era in PES5. Peccato!
Lo spauracchio FIFA 07
L’impressione generale che offre il titolo è però più quella di un "PES5 HD" invece che di un PES6. Infatti, gli ostacoli tipici di game-play che classicamente ci si trova ad affrontare passando da un PES all’altro non li abbiamo incontrati durante le diverse sessioni di gioco: anzi, se non avessimo avuto il problema dell’inversione dei tasti dorsali ed una televisione HD a disposizione, penso che avremmo avuto problemi a trovare differenze sostanziali con le versioni old-gen del gioco.
Prendiamo per esempio i falli: nel passaggio tra PES4 e PES5 tutti noi abbiamo dovuto migliorare la nostra sensibilità in modo da non farci fischiare un fallo contro ogni cinque secondi di gioco; questo non sarà richiesto da PES6, dato che la sensibilità necessaria è la stessa ed anzi l’arbitraggio sembra leggermente più permissivo.
Nonostante tutto, và per onestà detto che, anche se PES6 è un titolo che sembra cambiato poco dalla sua incarnazione precedente, il game-play è molto godibile e fondamentale sarà avere tra le mani il gioco definitivo e poter sfidare il computer alle varie difficoltà.
Certo è che al momento il salto di generazione di marca Konami sembra essere più piccolo di quello targato Electronic Arts, e questo sarebbe un vero peccato!
Conclusioni
Partendo dal presupposto che PES è sempre PES, l’impressione è che Konami non sia disposta ad una rivoluzione della sua simulazione calcistica solo per imprimerle il marchio "next-generation". Questo non significa che non vi sono sensibili miglioramenti nella fisica della palla, nelle animazioni e nel gioco di squadra, ma solo che questi cambiamenti sono molto "latenti" e possono essere apprezzati solo dopo numerosissime sessioni di gioco.
PES6 non ci ha deluso né graficamente né per game-play ed, in generale, gli manca solo ciò che da anni è il punto debole della serie: la grafica che, pur essendo infinitamente meglio di quella "precedente", non sembra mai sforzarsi per aggiungere quel qualcosa che le permetterebbe di fare il definitivo salto di categoria.
Per concludere, nella sfida tra Pro Evolution Soccer 6 e FIFA ’07 sembra di ri-assistere in versione ridotta al duello tra Sony e Microsoft, con il secondo che si rivoluziona annualmente ed il primo che rimane un po’ troppo sugli allori.
La partita sta per iniziare… sapete già su chi scommettere?
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