Titolo: AND1 Streetball
Genere: Sportivo – Basket
Piattaforma: Xbox
Sviluppatore: Black Ops Ent.
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 23 giugno 2006
Immersi nelle calde giornate estive affollate di pensieri dedicati al più totale riposo e ozio, magari sdraiati sotto un ombrellone o a casa con gli amici, Ubisoft viene nelle nostre case a tentare di farci compagnia con un fresco gioco di basket: AND1 Streetball.
[img alt='Uno degli atleti di AND1 Streetball']/immagini/Giochi/category1242/picture9414.aspx[/img]La AND1 è una marca di scarpe che negli anni ’90 si è fatta promotrice di un modo parallelo di far basket, dando molta più importanza alle capacità artistico-tecniche dei giocatori che, durante le partite, non avevano affatto fretta di far punto, ma al contrario avevano una gran voglia di umiliare l’avversario in velocità, agilità e astuzia.
E’ questo quello che ci propone la Ubisoft nel suo titolo: AND1 Streetball, un mix di sudore e duro impegno tutto basato fondamentalmente su uno stile di gioco arcade con uno sfondo rapper/gangsta per gli amanti della cultura urbana.
Quando la passione diventa sport
Il gioco è fondamentalmente strutturato in due sezioni: la prima mette il giocatore alla prova con una partita semplice, due squadre a confronto a contendersi la vittoria fino ai secondi finali (3vs3, 2vs2, 1vs1); la seconda, invece, è una vera e propria story-mode che ci immerge nel classico personaggio "signor non vali niente", fino a permetterci di arrivare ad avere un posto di prestigio nella squadra AND1. Per fare ciò, il titolo si avvale del "Mixtape Tour" (un vero e proprio giro per gli States nei panni di un astro nascente del basket in cerca di rispetto) e di tutti i suoi principali protagonisti tra cui: Main Event, Go Get It, The Pharmacist (il mio preferito), Elicopter e l’indimenticabile Hot Souce.
[img alt='Realizzare canestri come questo sarà essenziale per vincere!']/immagini/Giochi/category1242/picture6219.aspx[/img]Il primo passo per riuscire a rendersi protagonisti di questo memorabile avvenimento è quello di creare un cestista (giocatore di basket). La prima scelta riguarda la corporatura del giocatore; potremo decidere di renderlo "smilzo": di conseguenza faremo dell’agilità e della precisione le sue principali caratteristiche. "Muscoloso": resistenza e velocità anche quando dormirà, oppure "robusto" e di conseguenza lento, ma molto potente. Successivamente, avremo la possibilità di modificare qualsiasi aspetto del personaggio, dal colore della pelle ai particolari del viso e del corpo. Difatti, si possono personalizzare le dimensioni della testa, mascella, occhi (con relativi colori dell’iride), sopracciglia, guance, naso, bocca e orecchie; dopo di che si possono scegliere anche il colore e il tipo di capigliatura, l’altezza e il peso.
Dopo aver creato il nostro personaggio, verremo immersi nel gioco grazie alla piacevole apparizione di alcuni filmati introduttivi che si faranno spesso presenti nel corso della story-mode.
Riuscire, però, ad arrivare al livello di un gran campione ha solo una semplice e logica richiesta: vincere stupendo.
Vincendo, come nei più classici story-mode, riceveremo fama e soldi che potremo spendere per migliorare le nostre caratteristiche atletiche e per poter aggiornare continuamente il nostro stile di vita essenzialmente rapper, che fa da sfondo a tutto il gioco grazie anche a una vasta gamma di tatuaggi che potranno, simpaticamente o meno, arricchire il nostro personaggio.
La modalità Live "ricicla", invece, la componente della modalità "tour" e lo ripropone in un universo logicamente più ampio, quale quello Live, e premia i giocatori migliori inserendoli all’interno del team AND1 virtuale.
La scesa degli UFO
Il gioco, pur avvalendosi fortemente dell’universo del Mixtape Tour (tra gli avvenimenti più spettacolari e seguiti), si perde in una serie di particolari che compromettono inevitabilmente il piano di gioco.
Il primo tra questi è sicuramente il sistema I-Ball. Si tratta del sistema su cui si basa tutto lo stile di gioco in quanto basket altamente spettacolare; per dirla breve, è l’insieme delle funzioni che ci permette di effettuare il gran numero di finte presenti nel gioco.
Essendo, pertanto, parte integrante nello svolgimento del gioco, il suddetto sistema rappresenta, in un certo qual modo, il fiore all’occhiello del team di produzione e allo stesso tempo croce e delizia del prodotto definitivo.
[img alt='Le finte effettuabili sono davvero spettacolari']/immagini/Giochi/category1242/picture6217.aspx[/img]E’ da segnalare sicuramente in modo positivo la spettacolarità delle finte, assolutamente ben riprodotte, che fanno dei giocatori dei veri e propri fenomeni. Dietro al risultato delle finte, però, troviamo solo sconclusionate mosse frutto del caso, della fretta e (causa principale) della eccessiva semplicità e poca precisione dei comandi. Inoltre, il legame tra finte e barre di popolarità ( più finte = più punti) è incredibilmente mal calibrato, in quanto alcune partite (come gli "open run") potrebbero essere risolte anche solo passando il proprio tempo a fare evoluzioni a caso per riempire la barra e continuare a colpire gli avversari con colpi pesanti sotto il profilo del punteggio.
Durante le varie tappe del "Mixtape Tour", infine, per poter passare il turno non basterà soltanto vincere le partite, ma magari fare un certo numero di punti di popolarità o uno di mosse spettacolari, caratteristica che presto si rende complice nel rendere il gioco noioso e ripetitivo.
Sudore e spezzacaviglie, ma cosa c’è realmente dietro?
Dopo aver analizzato il concept del gioco, veniamo adesso a parlare del lavoro svolto dal team in campo realizzativo.
[img alt='Considerando che si tratta di un titolo Xbox, la grafica non è affatto male']/immagini/Giochi/category1242/picture6214.aspx[/img]Graficamente, il titolo può considerarsi "degno" di girare sulla Xbox, in definitiva raggiunge i modelli standard. I giocatori sono assolutamente credibili, ma le caratterizzazioni delle animazioni sono pessime e decisamente sotto tono e, inoltre, si nota sin da subito una eccessiva semplificazione della dinamicità dei movimenti che renderà il gioco scialbo e poco emozionante.
Per quanto riguarda il sonoro, sono da segnalare i motivetti hip-hop che accompagnano le giornate del nostro ego virtuale, ma la pecca più grande e più significativa è la mancanza di un minimo di telecronaca che nella AND1 reale è parte integrante delle partite.
Il gioco è munito, inoltre, di una buona longevità, che diventerà ben presto una pecca, perchè il vero divertimento lo si troverà solo nella prima parte del gioco, in quanto la mediocrità è, purtroppo, una caratteristica che renderà piatto il gioco quasi sin da subito.
Commento Finale
Rispetto ai giochi di basket che puntano al realismo, AND1 Streetball è un titolo che, al contrario, fa della semplicità dei movimenti e della frenesia di azione la propria bibbia. Quasi interamente arcade, AND1 si presenta anche in parte alquanto impegnativo a causa della presenza di un gran numero di mosse da ricordare e anche da editare come meglio ci aggrada, che, come detto anche precedentemente, si avvalgono di un sistema lento e mal calibrato.
Per concludere, consigliamo AND1 Streetball agli amanti del genere e della cultura urbana. Non è un titolo imperdibile, ma rimane un acquisto che, nella sua semplicità, non mancherà nel dilettarci.
La Pagella
Presentazione: 7.2
Già solo sfogliando il libretto illustrativo, o ammirando la cover, ci si immerge immediatamente in un ambiente figlio dello stile di vita urbano, con un forte senso arcade che pervade il titolo sin dalle prime scene illustrative… davvero originale!
Gameplay: 6.4
Un gameplay che diverte, ma non emoziona. Risultato della scelta di un’impronta arcade che non riesce a dare il meglio di se a causa di una fisica che non "dinamicizza" i movimenti dei giocatori. L’unica valida trovata è l’I-Ball che, sfortunatamente, ben presto sarà ripetitivo e mal calibrato.
Sonoro: 5.6
Il titolo non va oltre le consuete musichette hip-hop che accompagnano ogni momento della sfida rimanendo sempre piatte e poco emozionanti. Il titolo perde molto con la scelta di non inserire la telecronaca di partita, che nelle vere partite della AND1 investe realmente un ruolo principale.
Longevità: 6.5
Il gioco ripercorre tutto il "Mixtape Tour" nella modalità carriera, pertanto si contano un buon numero di partite giocabili. Nulla da eccepire se non fosse per la ripetitività che toccherà non poco questo campo.
Multiplayer factor: 5.8
Il multiplayer non offre molto spazio alla creatività e all’originalità. Il Live conta solo di una simpatica classifica con i giocatori più bravi facenti quindi parte della squadra AND1 virtuale.
Voto Complessivo: 6.3
Il classico "gioco medio". Cerca di rispettare gli standard della Xbox e ci riesce nonostante riesca anche a mostrare lacune in non meno di un campo di sviluppo. Come già detto, il gioco riesce a divertire nella prima parte, ma nelle battute successive si faranno i conti con caratteristiche come mediocrità, mancanza di tono e ripetitività, rendendo un punto favorevole come la longevità quasi una "cattivo amico".
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Si ringrazia Ubisoft per la collaborazione.