Anteprima – Lost Planet: Extreme Condition (Xbox 360)

di • 6 luglio 2006 • AnteprimaCommenti (0)454

Titolo: Lost Planet: Extreme Condition
Genere: Azione/Sparatutto
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Capcom
Publisher: Capcom
Data di uscita: Gennaio 2007

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Noi che smaniamo per il caldo di quest’estate afosa, non abbiamo la minima idea di quanto gelo stia per invadere i nostri salotti; e non si tratta semplicemente dell’inverno… sarebbe troppo facile!

Giusto un assaggio

Prima di partire con un articolo sul nuovo gioco di Keiji Inafune, già conosciuto per l’ottimo Onimusha e ora a capo dello sviluppo Capcom (casa, tra l’altro, molto impegnata sulla nuova console Microsoft), bisogna dire che durante la fiera di Los Angeles (l’E3 2006), con una mossa molto intelligente, è stata messa a disposizione di tutti i giocatori dotati di un abbonamento a Xbox Live la demo di Lost Planet; la stessa, tra l’altro, portata da Capcom alla fiera losangelina.
[img alt='Il nostro caro protagonista alle prese con gli Akrid']/immagini/Giochi/category1232/picture9046.aspx[/img]
Con questa mossa, Inafune e soci hanno aumentato l’agitazione per questo titolo e convinto molte persone diffidenti del fatto che un titolo in terza persona può essere comodo quanto un classico FPS; senza contare che il team di sviluppo potrà ora chiedere ai giocatori cosa c’è da correggere e sistemare prima dell’inverno, periodo in cui è attesa l’uscita del gioco.

La demo ci offre la possibilità di affrontare due tipi diversi di nemici: i pirati delle nevi, in un livello alquanto difficile e tattico da un certo punto di vista, e gli Akrid, alieni molto simili a insetti giganti.
Mentre il livello contro i pirati ci mette a disposizione una più vasta tipologia di armi differenti, ma il nostro personaggio si fa praticamente tutto il livello a piedi, quello contro gli insettoni alieni dà la possibilità di guidare degli esoscheletri chiamati Vital Suit, sui quali è possibile montare armi differenti (utilizzabili anche a mano, dimensioni permettendo).
La demo di per sé mostrava una buonissima grafica (molto cinematografica) e un gameplay estremamente abbordabile e facile da padroneggiare… superficialmente, poi ci vorrà un po’ per capire le reali potenzialità dei Vital Suit e di tutte le armi, o del comodissimo rampino a disposizione del nostro personaggio.

[img alt='Le ambientazioni di Lost Planet sono abbastanza "agghiaccianti", non credete?']/immagini/Giochi/category1232/picture13819.aspx[/img]

Pianeti perduti

Lost Planet: Extreme Condition sarà ambientato in un lontano futuro e su una Terra resa inospitale da una nuova e improvvisa glaciazione. Oltre a questa già difficile situazione che, ovviamente, ha portato al degrado delle società e alla formazione di nuclei di banditi e pirati, di sette e associazioni che puntano solo alla sopravvivenza in barba a tutti gli altri essere viventi, c’è anche la questione "insettoni", che vede come protagonisti degli essere giganti e cattivi, conosciuti come Akrid, che ormai sono diventati di casa sul pianeta perennemente ghiacciato. Il nostro personaggio sarà un soldato senza nome e memoria, consapevole solo del fatto che gli Akrid gli hanno ucciso il padre.
Durante la sua battaglia personale attraverserà conflitti, vendette e complotti, tutti risolvibili con una bella sparatoria su esoscheletri o con armi da fuoco di dimensioni classiche.

Basta un poco di fuoco e l’Akrid va giù…

Il nuovo lavoro Capcom è, come già si sapeva, una sparattutto un po’ anomalo: oltre a essere in terza persona, ma con un movimento del reticolo di mira che rasenta lo sparattutto classico, mette a disposizione del giocatore degli strumenti inusuali come i Vital Suit, enormi esoscheletri seminati per tutto il gioco che permetteranno al nostro personaggio di superare le situazioni più difficili e piè fredde. Infatti, i Vital Suit, oltre a disporre di una grande potenza di fuoco, rendono i loro piloti immuni al freddo.
[img alt='I Vital Suit ci saranno molto utili per fronteggiare i nostri ostici nemici']/immagini/Giochi/category1232/picture5611.aspx[/img]
Il freddo sarà un’importantissima variabile nel gioco e ne condizionerà molti aspetti; quando correremo, ad esempio, consumeremo più velocemente la sostanza (ancora sconosciuta) che ci mantiene riparati dal freddo e, negli ambienti chiusi, saremo, ovviamente, più riparati. Per aumentare o mantenere stabile la nostra scorta di tale sostanza, dovremo raccoglierla dai nemici uccisi (sotto forma di una "pozza" dorata) e la sua quantità sarà maggiore quanto maggiori saranno le dimensioni dei nemici; durante le missioni, ci ritroveremo ad affrontare dei veri e propri "palazzi con le gambe", ovvero Akrid di dimensioni colossali resi ancor più pericolosi dai loro aculei o "mazze" di sorta. Ogni Akrid gigante avrà, però, un punto debole, che consterà in una zona arancione del corpo più vulnerabile al fuoco… anche se non sempre facile da colpire!

La 360 si gela

Quanto detto da Capcom e quanto visto grazie alla demo è molto invitante. Il livello grafico era eccellente sotto certi punti di vista (come le esplosioni e il personaggio), ma un po’ meno sotto altri (come la neve… tra l’altro elemento cardine del gioco).
[img alt='I modelli poligonali dei personaggi sono molto ben realizzati']/immagini/Giochi/category1232/picture5614.aspx[/img]
Ciò che invece può essere molto apprezzato è l’audio: nitido e ben fatto. I passi sulla neve e il caricatore che si riempie sono messi in risalto dalla mancanza di una colonna sonora e dal vento che ulula tra i canyon di ghiaccio e roccia. Insomma, sicuramente una demo così lontana dalla data d’uscita sarà diversa dalla versione finale del gioco e, se mettiamo in conto che probabilmente Capcom chiederà consiglio alla grande comunità dei giocatori, ci possiamo aspettare dei netti miglioramenti. Non scordiamoci, infatti, che lo stesso Keiji Inafune ha recentemente dichiarato che la demo di Lost Planet sfrutta soltanto il 60% delle potenzialità di Xbox 360.

Commento finale

Previsto per i primi mesi del 2007, Lost Planet: Extreme Condition si presenterà come il primo vero gioco in grado di soddisfare sia l’utenza occidentale che quella orientale. Non ci resta che attendere, magari sperando nel rilascio di una nuova demo, per vedere se l’idea di avvicinare ancor di più lo stile occidentale e quello orientale è una mossa vincente o un buco nell’acqua. Una cosa è sicura… il freddo farà da padrone!

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