Recensione – X-Men: Il Gioco Ufficiale (Xbox 360)

di • 5 giugno 2006 • RecensioneCommenti (0)952

Titolo: X-Men: Il Gioco Ufficiale
Genere: Beat-’Em-Up
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Z-Axis
Publisher: Activision
Data di uscita: 19 Maggio 2006

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Non è facile essere dei supereroi ed è ancora meno facile essere dei supereroi nei giochi: questa frase rischia di essere la chiave di lettura della recensione che vi accingete a leggere.

X-Men: Il Gioco Ufficiale è arrivato sugli scaffali, come si evince anche dal titolo, contemporaneamente all’uscita del terzo capitolo della saga cinematografica dei mitici "X" della Marvel e ci vuole raccontare il lasso di tempo che è intercorso tra il secondo ed il terzo film: Lady Deathstrike (la splendida "Kaori" di un noto spot) sarà veramente morta? Jean Grey sarà sopravvissuta all’alluvione di Alkali Lake?

Tolto il fatto che i cultori della serie a fumetti sapranno già le risposte a queste domande, ad esempio Jean Grey è anche conosciuta come "Fenice" e questo dice tutto, X-Men: Il Gioco Ufficiale cerca, ed a tratti riesce, ad immergerci in una storia fumettosa e piacevole senza particolari "spoiler" (anticipazioni) sul film che magari vorremmo andare a vedere.

Ma, come vi dicevo, "non è facile essere dei supereroi nei videogiochi"…andiamo a vedere perché…

Perché?

Activision (produttore) e Z-Axis (sviluppatore) portano sulla nostra console un gioco basato su uno dei fumetti più di successo dell’ultimo secolo. Gli X-Men, inoltre, hanno subito un boom di notorietà degna del miglior Superman anni ’80 proprio grazie al superpotere che ha aiutato il nostro beniamino Kal’el: il cinema. X-Men 1 e 2 sono stati due film che, pur non facendo gridare al miracolo, hanno ben interpretato il mondo dei fumetti Marvel e hanno avuto il merito di far entrare "la banda di Xavier" nell’immaginario collettivo con tanto di ragazzine innamorate di Wolverine e ragazzi estasiati alla vista di Mystica.

Ed allora, perché non sfruttare appieno il potenziale di questi supereroi?

…ma Perché?…

X-Men: Il Gioco Ufficiale prova a farci vivere il lasso di tempo che separa il secondo ed il terzo (appena uscito) film della saga con la promessa di poter usare ben 3 dei più amati X-Men: Iceman, Nightcrawler e, naturalmente, Wolverine.

La prima cosa che si nota giocando a X-Men: Il Gioco Ufficiale è la sua forte impostazione action che non sembra lasciare spazio a null’altro se non alla possibilità di migliorare le caratteristiche dell’X-Men utilizzato che assomiglia più ad un potenziamento delle armi classico degli FPS che ad una personalizzazione del personaggio stile RPG, come era, forse, nelle intenzioni degli sviluppatori Z-Axis.

Ma andiamo con ordine. Selezionata la periferica di memorizzazione (operazione da espletare ogni qual volta si ricomincia a giocare), il gioco ci dà la possibilità di scegliere, attraverso un menù molto scarno e che sembra ridicolo venga proposto con una risoluzione a 720p, alcune opzioni audio/video, e/o di cominciare una partita in story-mode. Da subito si evidenzia, quindi, uno dei limiti più grossi del titolo in questione: la modalità di gioco è unica, il che fa precipitare di molto la rigiocabilità del titolo.

Comunque, dopo un breve tutorial che ha il pregio di rendere inutile il, peraltro scarno, libretto d’istruzioni, veniamo catapultati nello story-mode nei panni di Nightcrawler e Wolverine (solo in seguito potremo accedere alle capacità di Iceman): torbidi avvenimenti stanno accadendo a Alkali Lake e noi avremo il compito di indagare e "risolvere".

Il primo impatto col game-play è buono in quanto Nightcrawler, che useremo molto fin da subito, è sicuramente il più ispirato dei tre personaggi e ci regalerà alcune interessantissime combo sotto cui molti avversari impareranno a soccombere: lanciarsi da un livello all’altro di una stanza, avvistare un nemico e tele-trasportarsi alla sue spalle per colpirlo ed ucciderlo è sicuramente un’enorme soddisfazione; altrettanto avvincente sarà usare un Iceman permanentemente dotato di uno scivolo di ghiaccio grazie al quale può fare evoluzioni incredibili e spettacolari. Questo primo impatto col gioco ci riserva purtroppo anche la prima cocente delusione: Wolverine sembra un personaggio "mancato" rispetto agli altri due, lento, goffo e con poche combo a disposizione.

Comunque, le mancanze dal punto di vista del gameplay aumentano con l’aumentare delle ore di gioco: combo ripetitive e mal calibrate (tanto che alla fine ci troveremo ad usare sempre gli stessi tasti contro tutti i nemici), modalità "rabbia" di Wolverine insoddisfacente, telecamera ad assi X e Y invertiti (girando a destra, il nostro personaggio girerà la testa a sinistra, incredibile!) per Nighcrawler, telecamera ingestibile per Iceman e livello di difficoltà mai realmente impegnativo sono solo alcuni dei motivi della noia e della frustrazione che, nostro malgrado, patiremo. A tutto questo va aggiunta l’impossibilità di interagire con l’ambiente che ci circonda: nulla attorno a noi è distruttibile a parte alcuni contenitori, ripetitivi anch’essi, ed alcuni computer, accessibili solo quando sarà la missione a richiederlo. Fortunatamente, in aiuto agli assidui giocatori verranno molte cut-scene in uno stile fumettoso (immagini statiche recitate) che, pur non essendo molto ispirate, ci aiuteranno a calarci nella storia e a farci dimenticare almeno alcuni dei difetti del gioco.

Parlando invece di grafica, questa rispecchia esattamente la stessa cura che è stata dedicata al gameplay: molto poca. Se la versione Xbox può definirsi decente con una buona modellatura dei personaggi principali, altrettanto non lo si può dire per la versione Xbox 360 (oggetto di questa recensione). La mancanza di effetti particellari, un numero di nemici a schermo sempre molto esiguo ed ambienti ridotti ai minimi termini sono la dimostrazione lampante che le enormi potenzialità della nuova generazione non sono state neanche prese in considerazione da Z-Axis, tanto che ci sembrerà di giocare con la retro-compatibilità (cosa che potrebbe rivelarsi non troppo lontano dal vero, purtroppo).

Ma allora, perché voler a tutti costi fare di X-Men: Il Gioco Ufficiale un gioco per Xbox 360?

…ed ancora… perché?

Se riponete le speranze nella longevità e nella modalità multiplayer… riponetele, appunto, nel cassetto. La longevità si limita a 28 capitoli giocabili a 3 livelli di difficoltà (ogni livello da un determinato numero di up-grades) che un non-hardcore gamer finirà in circa 14-15 ore di gioco.

La modalità multiplayer non dovrebbe neppure essere citata data la sua totale inesistenza sia nell’offline sia nell’online di casa Microsoft: come sempre, sarà possibile scaricare contenuti extra dal LIVE, ma non è certo abbastanza per rendere merito ad una serie che meritava ben altro trattamento.

Ma allora, perché comprare X-Men: Il Gioco Ufficiale?

Commento Finale

Z-Axis ci propone un gioco che ha il suo vero punto di forza nell’ultima parola del suo titolo: X-Men: Il GiocoUfficiale. Colonna sonora, volti e voci sono tutte originali del film ed aiutano a immergersi nella giusta atmosfera.

Però, tolta l’ufficialità del gioco, X-Men cade sotto i colpi di una grafica ingloriosa per la versione Xbox 360, di una giocabilità ridotta ai minimi termini a causa di una telecamera da rivedere completamente e di una non interattività degli ambienti giustificabile solo nei giochi arcade.

X-Men: Il Gioco Ufficiale è consigliato a chi vuole passare qualche ora con i suoi supereroi preferiti e a chi non vuole perdersi nessuno, ma proprio nessuno, dei giochi targati Xbox 360.

Detto questo, aspettatevi un gioco action in cui il nostro obiettivo principe sarà quello di spazzare dalla faccia della Terra il maggior numero di "cattivi" possibile. D’altronde, come direbbe il buon Xavier:

"…é un fatto storico: vivere in pace non é mai stata una caratteristica dell’umanità…"

La Pagella

Presentazione: 4
I menù sono da schede VGA a 16 colori, il fatto che molti non sappiano cosa sto dicendo perché troppo giovani spiega il voto.

Gameplay: 5
Non si può lottare più con la telecamera che con i nemici.

Grafica: 4
Il voto rispecchia il numero di poligoni di cui sono composti i muri del gioco.

Sonoro: 6
6 politico per la presenza del supporto al dolby 5.1.

Longevità: 6
Il fatto che non sia troppo lungo aiuta ad arrivare alla fine ancora con il sorriso sulle labbra (tirato, molto tirato)

Multiplayer Factor: s.v.
Assente

Voto Complessivo: 5

L’aver reso Wolverine, il personaggio più bello degli X-Men, il meno divertente nel gioco è, già di per sé, sintomo di negligenza; l’aver tributato agli X-Men un gioco mediocre è un delitto.

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Si ringrazia Activision per la collaborazione.

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