Titolo: Alone in the Dark
Genere: Survival-horror
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Eden Games
Publisher: Atari
Data di uscita: 2007
Ambientato nel parco newyorkese conosciuto come Central Park, basato su una grafica da urlo, basato su un’atmosfera da urlo (nei vari casi si urla per motivi differenti, piacevoli i primi…devastanti i secondi) Alone in The Dark spicca il balzo e punta a testa bassa al posto che gli spetterebbe da sempre: il re dei survival horror!
Torniamo a camminare nel buio…da soli
Quando apriremo la confezione di Alone in The Dark, ed inseriremo il disco nella console, daremo il via al quinto episodio di questa serie, iniziata nel 1992 con Alone in the Dark e seguito a ruota da Alone in the Dark II e altri due episodi. Mentre nel primo ci trovavamo a dover indagare sulla morte di un nostro amico all’interno del suo castello, nel secondo dovevamo portare in salvo, dalla demoniaca casa “Hell’s Kitchen”, la figlia di un amico e nel terzo trovare uno scrittore scomparso in una città assai poco amichevole; però già dal terzo episodio, del 1995, si iniziavano a vedere i primi segni di cedimento.
Tutti gli episodi avevano in comune le atmosfere da brivido chiaramente ispirate agli scritti su Cthulhu di Lovercraft e il protagonista: Edward Carnby.
Lo sviluppo del quinto episodio è stato affidato alla casa francese Eden Games, famosa per la creazione di V-Rally, che si è promessa di rinnovare e riportare al successo questo titolo che ormai brancolava nel buio di nome e di fatto (specialmente dopo la schifezza cinematografica con Slater…dimentichiamo per favore, dimentichiamo).
Tecnicamente, Alone in The Dark fu il primo survival-horror degno di questo nome e come tale gli spetta il titolo di “padre dei survival”. Purtroppo, affianco a tale titolo non può mostrare la targhetta di “miglior survival”, in quanto molti altri feroci concorrenti l’hanno già presa in passato (Silent Hill, Resident Evil e altri).
Silenzio e buio
E’ una fortuna che i videogame non si basino su fatti reali, altrimenti Central Park sarebbe demolito in settimana. Nel prossimo episodio di Alone in The Dark il protagonista, sempre Carnby, passerà un brutto periodo proprio nel parco americano e dovrà vedersela con mostri, spettri e tante altre schifezze più o meno vive. Però, il punto cruciale di quest’insieme “horrorifico” è il sistema d’illuminazione: assente. Se una creatura ci sbuca davanti agli occhi in pieno giorno prendiamo si un bello spavento, ma nulla in confronto al colpo che prenderemmo se non potessimo vedere a cinque metri di distanza; in pratica, vagando alla cieca e mal accompagnati (meglio soli eh?).
Ovviamente tutto il gioco non sarà completamente al buio, ma non dovremo nemmeno lamentarci di non aver portato gli occhiali da sole, in quanto le poche fonti d’illuminazioni saranno quelle artificiali o derivate dal fuoco…di un’esplosione o di un incendio.
Purtroppo non si sa ancora nulla sulla storia che farà da sfondo a questo attesissimo titolo, gli unici dati certi sono la collocazione delle nostre avventure e il personaggio, oltre al fatto che sarà molto più movimentato rispetto agli episodi precedenti. Nel mantenere il massimo riserbo sulla storia, Eden Games accresce la suspence mettendo subito in chiaro una cosa: aumenterà l’azione di pari passo con il terrore.
Una cosa la si sa però: Alone in The Dark sarà diviso in capitoli, tipo Sin Episodi, che saranno tutti sul disco, ma uno staccato dall’altro. Infatti sarà come una serie televisiva, ad ogni missione terminata, che possiamo tranquillamente chiamare episodio, verrà presentata un’anticipazione di quella successiva; ed ogni volta che caricheremo vedremo una sorta di riassunto degli episodi precedenti. Insomma, non saremo costretti a giocare una missione principale ininterrotta, ma potremo tranquillamente dosare la nostra quota di paura e panico videoludiche… e non solo.
Fear-generation
La delusione sulla mancanza di grosse informazioni può essere mitigata da alcuni dettagli di tipo tecnico. Eden Games sfrutterà il meglio possibile le potenzialità offerte dalla next-genereation, sia per quanto riguarda la grafica, sia per ciò che concerne il sonoro.
Dalle immagini diffuse si intuiscono immediatamente le potenzialità di questo titolo che fa dei giochi di luce il suo asso nella manica, utilizzando un motore grafico creato “ad hoc”. Mai buio fu reso meglio e mai il terrore ebbe un alleato tanto potente come una buona grafica e un buon sonoro. Oltre alla qualità grafica, che è eccezionale anche nella creazioni dei volti e dei mostri o degli ambienti (mica da sottovalutare in un gioco di tal genere), sarà il sonoro l’altro cavallo da battaglia utilizzato dalla casa francese. Sonoro talmente importante da prevalere su qualsiasi personalizzazione; infatti, con il permesso di Microsoft, Eden Games ha impossibilitato l’inserimento durante la partita di una colonna sonora personale, in quanto sostiene che gran parte dell’atmosfera sarà creata dai rumori, o peggio, dal silenzio… dall’assordante silenzio che ci esporrà ai colpi di scena come un guerriero espone la schiena all’arciere… fatalmente. Ciò che risulterà fatale sarà anche il rumore fuori luogo. In una sequenza di gioco, per esempio, dovremmo rubare una macchina, nel momento in cui la mettiamo in moto, dopo averla opportunamente avviata in maniera artigianale, ci rendiamo conto che il rombo del motore ha attirato l’attenzione di personaggi poco graditi; però, questo non sarà scritto per avvisare il giocatore, che verrà indotto a crederlo dai brividi che proverà rendendosi conto di non essere più da solo. Insomma, sonoro e grafica contribuiranno a creare ciò che conta veramente, le sensazioni.
L’effetto “film” non si ferma a questo, infatti non sarà presente nessun HUD per le statistiche di gioco. Come già visto in King-kong, Alone in The Dark non metterà a disposizione del giocatore le solite barrette colorate o la mappina in fondo, costringendolo, nel caso volgia vedere lo stato di salute del personaggio, a guardare i lividi o le ferite direttamente sul corpo di Carnby.
Commento finale
Dopo l’esordio dell’horror sulla 360 con Condemned, tocca al padre dei survival-horror presentarsi al grande pubblico. Alone in the Dark avvolgerà nel buio i nostri soggiorni a partire da un non meglio precisato “2007″. L’attesa di maggiori informazioni durante l’E3 è stata in parte vanificata in quanto non sappiamo quasi nulla sulla storia e sulla data di rilascio precisa, però grazie ad un filmato possiamo affermare che il comparto grafico è validissimo e che l’atmosfera c’è tutta, per un gioco da incubo!
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