Titolo: Blazing Angels: Squadrons of WWII
Genere: Azione/Sparatutto
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Ubisoft
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 31 Marzo 2006
Gli aerei da guerra della Seconda Guerra Mondiale volano dritti nella next-gen: riusciranno a centrare il bersaglio?
Un pizzico di storia…
…ma giusto un pizzico, non di più! Blazing Angels: Squadrons of WWII, infatti, ci farà affrontare 18 missioni in modalità campagna, che spazieranno tra le più importanti del secondo conflitto mondiale, ma che saranno semplicemente un pretesto per buttarci nell’azione pura. I “briefing” di tali missioni, infatti, saranno tutt’altro che dettagliati, anzi, si limiteranno a spiegarci in pochi secondi dove ci troviamo e quando… il perchè rimane solamente un po’ abbozzato…
Pressoché assenti, se non appena accenati, anche filmati introduttivi o di fine missione, un vero peccato, poiché dato la spettacolarità degli argomenti trattati, potevano dare al gioco un poco di attrattiva e longevità in più.
Già, perchè i duelli aerei dei primi due conflitti, quando era l’abilità del pilota ed il suo istinto a farla da padroni, e non c’erano i computer di bordo a controllare ogni cosa, hanno sempre suscitato un fascino indiscutibile, rendendoli protagonisti di numerose pellicole (soprattutto negli anni ’60, ma anche l’ultimo “Sky Captain and the World of Tomorrow” ne è un buon esempio) e coin-op anni ’80.
Peccato dunque che il gioco sia latitante di una storia anche solo minimamente strutturata e di personaggi ben delineati. Anche i comprimari, infatti, sono pressoché abbozzati e molto stereotipati, per cui avremo Tom il “saggio” della squadriglia, Joe, il novellino super meccanico e Jack, lo sbruffone testa calda sempre pronto a lanciarsi all’azione. Comprimari utili ma a cui non ci si può affezionare. Il nostro alter ego, poi, è assolutamente anonimo, nulla più che un misterioso “capitano”.
Nemico a ore 9!
Chiariamo subito una cosa: non si tratta di una simulazione, ma di un puro, semplice ed adrenalinico arcade.
I controlli del nostro velivolo sono infatti semplici ed immediati, e basteranno davvero pochi minuti per averne la piena padronanza. Gli aerei risultano quindi estremamente facili da controllare (anche se ogni modello avrà prestazioni e reazioni differenti) e consentono manovre a volte improbabili ed ai limiti della fisica, anche se indubbiamente spettacolari ed estremamente divertenti da compiere. Pilotare l’aereo sarà dunque una divertente ed emozionante “passeggiata”.
Abbattere i nemici potrà sembrare un po’ complesso all’inizio, poiché bisognerà intuire traiettoria, velocità ed eventuali manovre di disimpegno e quindi indirizzare i colpi tenendo conto, come nella realtà, di queste variabili; ma con un po’ di pratica e grazie alla “visuale a seguire” diventerà in breve tempo un gioco da ragazzi. La visuale a seguire è infatti (unica altra possibile oltre a quella in terza persona, alle spalle del velivolo) estremamente comoda, oltre che estremamente godereccia e spettacolare, poiché ci permetterà, con la sola pressione del grilletto sinistro, di bloccare la telecamera sul bersaglio, facendola ruotare attorno al nostro aereo così da permetterci di effettuare le giuste manovre per poterlo seguire ed annientare. Attenzione però, basta un attimo di distrazione o una manovra approssimativa per far si che, catturata l’attenzione dal bersaglio, ci si vada a schiantare contro qualche rilievo del terreno od edificio.
Poiché sostanzialmente i bersagli potranno essere di due diversi tipi (volanti e non volanti), le armi in dotazione dei vari aerei (anche in funzione del fatto che siano caccia, cacciabombardieri o semplicemente bombardieri) saranno utili a contrastarli entrambi. Avremo quindi le mitragliatrici (variabili in numero, potenza, portata, a seconda del velivolo e comandate grazie al grilletto sinistro del controller), atte ad abbattere soprattutto gli aerei nemici e fonte di spettacolarità sulle picchiate con volo radente a seguire; bombe a caduta libera per distruggere convogli, edifici ed imbarcazioni; missili, comodi sia per gli attacchi a terra che per cercare di centrare gli aerei (ma dovrete avere ottima mira, i missili vanno dritti, non sono a “ricerca”); siluri per affondare le navi ed una macchina fotografica per le missioni ricognitive.
Tutte queste armi secondarie sono utilizzabili con la pressione dello stick destro. Abbiamo già accennato ai gregari, essi non sono semplici aerei che “fanno numero”, ma sono, seppur limitatamente, comandabili e dispongono ognuno di un’abilità speciale. Gli ordini e le abilità potranno essere impartiti ed usate grazie alla croce direzionale. Potremo dunque ordinare alla squadriglia di rimanere in formazione, di posizionarsi sulla difensiva, o di sparpagliarsi in una manovra d’attacco atta a cercarsi il bersaglio preferito. Le azioni speciali, estremamente utili, sono utilizzabili “a tempo”, nel senso che, una volta usate, dovrete aspettare che si ricarichino.
L’abilità di Tom sarà quella di attirare su di sé l’attenzione dei nemici, lasciandovi liberi da eventuali inseguitori in coda e permettendovi di studiare velocemente una strategia d’attacco; l’irruento Jack attaccherà in modo micidiale e senza possibilità di errore il bersaglio indicatogli, mentre il meccanico Joe vi suggerirà il modo migliore per riparare, come per magia, il vostro velivolo danneggiato (in pratica dovrete premere i pulsanti in una certa frequenza).
Dovremo quindi stare attenti anche alla sopravvivenza dei gregari? No di certo! Essi infatti, tranne che in alcune missioni in cui è strettamente previsto che dobbiate far loro la balia, saranno virtualmente immortali.
La IA dei nemici, infine, non è certamente eccelsa, tanto che essi non rappresenteranno mai una vera e propria minaccia (è più facile morire per un’errata manovra e conseguente collisione che essere abbattuti) e avanzerete di missione in missione senza troppe difficoltà.
Tutt’altra cosa sarà però terminarle con il risultato di “Asso” e collezionare le medaglie d’onore che ne derivano, obiettivo sicuramente più impegnativo, anche se non sufficientemente stimolante per una “rigiocata” generale.
A tutti i velivoli, squadriglia nemica in avvicinamento, prepararsi in formazione d’attacco!
In Xbox Live, Blazing Angels: Squadrons of WWII guadagna decisamente molto (aggiungete mezzo punto al voto finale).
Le varie modalità di gioco, quella cooperativa, nella quale si possono affrontare sia le missioni storiche che altre “nuove”, con il supporto degli amici; quella in solitaria che, con tre sottotipologie di gioco diverse (“scontro aereo”, “cerca e distruggi”, “asso dei cieli”) metteranno i giocatori tutti contro tutti; infine quella che forse da al gioco il valore aggiunto: la sezione a squadre (“scontro aereo”,”kamikaze”, “bombardamento”, “conquista la base”). Sarà infatti indispensabile coordinarsi con i propri compagni di squadra sia in gioco che nella scelta dei velivoli, in modo da avere il giusto numero di bombardieri supportati dalla copertura dei caccia, ad esempio.
Simpatica, in Live, l’utilizzo dell’abilità di riparazione: quando infatti saremo danneggiati potremo chiedere un aiuto ai compagni che, realizzando la corretta sequenza, ci ripareranno il velivolo.
Virate strette e loop mozzafiato
Dal punto di vista tecnico la fatica dei ragazzi Ubisoft Romania si attesta su livelli più che discreti, senza mai far gridare al miracolo. Anche qui ci sono le premesse per un ottimo lavoro, alcune cose molto ben curate ed altre che lasciano un po’ l’amaro in bocca.
Partiamo subito dal comparto grafico e nella fattispecie dei modelli aerei: bellissimi! Riprodotti in ogni dettaglio (si vedono persino i rivetti), assolutamente fedeli agli originali, spaziano dagli ultimi biplani ai primi aerei a reazione. Ben fatti davvero, è una gioia per gli occhi vederli manovrare nei cieli e la visuale a seguire ci permette di goderne ogni dettaglio e non solo la coda. Peccato che la sezione “hangar” sia solo abbozzata, con una miserrima scheda tecnica ed un modellino parzialmente ruotabile… Evidentemente i garage di PGR3 non hanno insegnato nulla.
Il mondo circostante è altalenante, si passa da texture di livello normale per il suolo e gli alberi (incorporei) ad altre più curate e dettagliate per gli edifici vari (bellissimo volare su Pearl Harbor) fino ad arrivare ad una magnifica e mozzafiato realizzazione degli edifici principali delle varie città. Fare acrobazie tra le “gambe” della Tour Eiffel è sicuramente emozionante, così come stagliarsi tra i cieli di Londra e Berlino.
Qualità discontinua anche per le unità “non volanti”, per cui avremo una fanteria imbarazzante che si muove in preda a crisi epilettiche, mezzi corazzati che non brillano per particolare bellezza, fino ad arrivare a flotte navali davvero magistrali, con corazzate, portaerei, cacciatorpediniere realizzate con precisione e perizia. Bombardarle a volo radente, vedere le deflagrazioni e le colonne di fumo levarsi in cielo è impagabile.
Ottima la profondità di visuale, con mappe di gioco sufficientemente vaste da permettere di svolazzare in tutta libertà, fantastiche le esplosioni e gli effetti particellari: volare all’interno di una colonna di fumo nero lascia davvero l’impressione di volare alla cieca.
Anche gli effetti di luce sono davvero ben fatti con splendidi riflessi sulle carlinghe degli aerei e con cieli dalle tonalità davvero affascinanti. Il tutto è rifinito da una colorazione globale piuttosto particolare, come se si fosse usato leggermente un filtro color seppia (avete presente i colori di “Sky Captain and the World of Tomorrow”? Ecco, proprio quello!) che riesce benissimo a rendere un effetto “old style” che, siamo certi non piacerà a tutti, ma che personalmente trovo molto azzeccato.
Peccato per alcune incertezze relative la fluidità, che con degli scrolling spesso ben visibili abbassa il piacere globale.
Il sonoro è forse l’aspetto tecnico meglio riuscito.
Musiche epiche e d’effetto, alla lunga forse un po’ ripetitive ma mai stancanti, un parlato in inglese (il gioco è sottotitolato in italiano, ma nella frenesia della battaglia spesso le scritte rimarranno inosservate) che tiene conto dei possibili “accenti” stranieri (i tedeschi ad esempio, parleranno in inglese, ma l’accento sarà inconfondibile) e divertenti messaggi radio tra i piloti delle varie fazioni.
Ma soprattutto il rumore dei motori, degli spari, delle esplosioni, dei danni (lo “sputacchiare” di un motore colpito è commovente), del passaggio di altri velivoli vicino al proprio… Il tutto rende il gioco davvero coinvolgente.
Commento Finale
Blazing Angels: Squadrons of WWII non sarà il gioco per Xbox 360 maggiormente riuscito, non sarà un capolavoro che fa gridare dall’emozione, ma rimane comunque un titolo divertente da giocare e che sa regalare qualche ora di sano svago. Consigliato agli amanti dei “dogfight”, ma da provare anche per gli altri. Non basate il giudizio sulla demo disponibile sul Marketplace, davvero sottotono rispetto al resto del gioco.
La Pagella
Grafica: 7.5
Sonoro: 8
Giocabilità: 8
Longevità: 7.5
Voto complessivo: 7.5
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Si ringrazia Ubisoft per la collaborazione.