Titolo: Huxley
Genere: MMOFPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Webzen, Inc. (H-Studio)
Publisher: Webzen, Inc.
Data di uscita: 3Q 2006 (in Corea)
«Le utopie sembrano sempre più realizzabili di quanto si credesse nel passato. E noi ci troviamo oggi di fronte ad un problema ben più angosciante: come evitare la loro realizzazione definitiva?»
(cit. N. Berdiayev – prefazione a "Brave New World", Aldous Huxley)
"Il Mondo Nuovo", secondo Webzen
Senza entrare ancora nel merito del titolo che tratteremo in questa anteprima, bisogna ammettere che alla Webzen sono sia particolarmente acculturati, sia incredibilmente ironici. Il gioco prende il suo nome del ben più famoso autore inglese, Aldous Huxley, passato alla storia per il suo "Brave New World", probabilmente il libro che più di ogni altro è riuscito a descrivere la società del futuro. Clonazione, non-rispetto per la vita, teorizzazione del controllo delle nascite, guerra e miseria ogni dove, sono tutte cose perfettamente predette da Huxley più di 80 anni fa, ma tutte cose che possiamo vedere rivolgendo appena uno sguardo fuori dalla finestra, ben al sicuro tra le nostra "mura amiche". Webzen, parte integrante di questa società la cui fine è predetta nel libro in questione, si diverte a portare consapevolmente questa stessa "devastazione" anche dentro casa nostra: signori…ecco a voi HUXLEY!
Musica classica o Heavy Metal?
Webzen è una software house coreana sino ad ora particolarmente apprezzata per le sue capacità di networking per i MMO (Massive Multiplayer Online) sviluppati per PC: finito l’apprendistato durato anni, Webzen si sta muovendo nel campo delle console per portare una ventilata di aria fresca grazie ad H-Studio, la sua sorellina minore. Inutile dire che il servizio LIVE è proprio quello che Webzen stava cercando per lasciare il suo marchio nel mondo degli FPS.
Il rischio di scambiare, ad una prima occhiata, il titolo H-Studio per l’ennesimo MMORPG (Massive Multiplayer Online Role Play Game) è sicuramente alto, ma non fatevi ingannare. Qui non ci sono esserini fantastici alla Final Fantasy XI, qui non compariranno goccioline d’imbarazzo ai lati della testa, qui non vagheremo per un mondo in tutta tranquillità: laddove fino ad oggi i Persistent Worlds (PWs) ci avevano offerto una vita con musica classica come colonna sonora, domani, Huxley ci scaraventerà in un mondo futuribile al suono dell’Heavy Metal. Huxley intende essere il primo vero MMOFPS, il primo First Person Shooter con ambientazione in un mondo persistente: prove generali come un certo Unreal Tournment o un "qualunque" PlanetSide sono il passato, il futuro non ha spazio per FPS limitati nel tempo o troppo strategici, il futuro rischia di essere troppo breve e va vissuto con impronta action, alla Quake.
Uomini: li puoi odiare, ma non puoi farne a meno!
Ricalcando la beffa che si sta profilando nel nostro futuro reale, Huxley suggerisce che l’uomo sia la causa di tutti i suoi mali e che sarà il distruttore di se stesso. In un futuro post-atomico, parte della razza umana subisce una mutazione che porta alla nascita di un nuovo "homo": quello alternativo. La scarsità di fonti di energia è solo la scintilla che fa scoppiare la guerra tra le 2 razze. L’esistenza del Lunarites, una nuova fonte di energia rinnovabile, è il perché del protrarsi della guerra. La nascita di una terza razza, gli Ibridi, assicura che pace non sarà sino alla distruzione completa di 2/3 dell’umanità.
Con Huxley saremo quindi catapultati in un futuro in cui Sapiens, Alternativi ed Ibridi si sfideranno per il controllo del Lunarites e per il dominio incontrastato del mondo: non vi saranno prigionieri, non vi sarà "parlé", come in ogni società particolarmente evoluta varrà solo ed unicamente la legge del più forte.
Motore grafico alla 3^ potenza
Ai lettori più attenti sarà sicuramente capitato di ammirare il filmato di Huxley presentato all’E3 di Los Angeles dello scorso anno: vi sono alcune scene tacciate come in-game che, se da una parte fanno risplendere la supernova del titolo Webzen, dall’altro oscurano giochi del calibro di Gears Of War e Mass Effect, che sono facilitati dal loro essere essenzialmente single-player. La realtà è che, pur restando le immagini in moto qualcosa di veramente eccezionale, i frame di Huxley presi uno ad uno denotano una mancanza di bump-mapping su alcune (poche a essere sinceri) superfici, una illuminazione in parte pre-calcolata ed un numero di poligoni sui personaggi non eccezionale: Epic e Bioware possono quindi tirare un sospiro di sollievo, ma, se Huxley dovesse confermare la grafica in-game che ha mostrato, mi vedrei piuttosto sconcertato nel dover tracciare un limite ai prodigi grafici di cui la next-gen è capace.
Sarebbe errato pensare, comunque, che l’altissimo livello grafico raggiunto sia totalmente addebitabile all’uso dell’Unreal Engine 3. Anche se l’uso di un tale motore grafico è una certezza quando si parla di renderizzazione dei frame off-line, dall’altra gli esperti della Webzen si rendono conto di avere tra le mani un motore troppo pensante per un gioco on-line: proprio per questo motivo, gli sviluppatori, con l’aiuto di Epic (madre dell’UE3), stanno facendo di tutto per "customizzare" il più possibile questo magnifico motore ed adattarlo alle proprie esigenze, anche al "costo" di renderlo un engine grafico specifico per Xbox 360, rinunciando quindi all’opzione cross-platform, in modo da ottenere una resa grafica paragonabile ad un single-player.
Sempre parlando dei "motori" del gioco, una chicca per i più tecnici che leggeranno l’articolo: al momento Webzen sta usando come motore fisico il NovodeX Phisics SDK, anche se sembra stia considerando l’idea di passare al recentissimo AGEIA’s PhysX: pur essendo entrambi perfettamente compatibili con l’UE3, il primo ha il pregio di essere sviluppato proprio internamente alla Webzen, il secondo quello di adattarsi magnificamente ad architetture multi-processore (come Xbox 360). A detta degli sviluppatori, sarà la parte di lag dell’on-line dovuto al motore fisico a determinare la scelta finale tra i due.
FPS 4ever
Avete scelto a quale fazione appartenere? Bhe, allora benvenuti in un "Nuovo Mondo", un mondo di potere, in cui ognuno è artefice della fortuna della propria specie. H-Studio ha, infatti, preteso di inserire accanto alle quest che da sempre accompagnano l’esistenza dei MMO, una campagna molto simile a quella che troveremmo in un eventuale single-player: lo scopo non sarà far vivere e sviluppare il nostro personaggio, bensì quello di arrivare per primi all’obbiettivo della nostra specie…peccato che gli altri non staranno a guardare.
Le missioni che andremo ad intraprendere si dividono in campagne contro un’intelligenza artificiale, che si preannuncia (almeno nelle intenzioni) formidabile, e sfide player vs player, che rappresentano una delle peculiarità di questo titolo. Gli MMORPG si sono sempre, infatti, spaventati all’idea di mettere un giocatore contro un altro per questioni "morali": beh… Huxley non ha morale e non ha freni, quindi aspettiamoci pure tradimenti e sotterfugi, spionaggio e colpi alle spalle.
Le armi a disposizione, come in un FPS che si rispetti, sono molte, varie e differiscono da fazione a fazione, anche se ci si aspetta una "simmetria" degli armamenti alla Halo: inoltre, sebbene non siano ancora chiari i limiti nel trasporto delle armi, già si sa che sarà possibile acquisirle presso negozi o con la forza dai nemici per poi metterle tra il nostro equipaggiamento ed usarle nel momento del bisogno. Sempre "alla Master Chief" anche la presenza di mezzi terrestri ed aerei che assicureranno spostamenti veloci, oltre a campi in cui i giocatori potranno specializzarsi.
A questo proposito, Huxley si presenta come un FPS "sui generis" in quanto è profondamente venato da elementi "di ruolo": i personaggi apparterranno, probabilmente, ad una specie di classe (leader, soldati, specialisti), le proprie caratteristiche miglioreranno con l’andare avanti nel tempo e nuove "skill" potranno essere acquisite. In Huxley, la longevità e la "vita" trasmessa dai MMORPG si mescolerà all’azione frenetica e la visuale in prima persona classici degli FPS.
LIVE più che mai…
I proclami che Webzen ha fatto per il suo titolo sono a dir poco impressionanti: più di 5000 giocatori per ogni server, 3° quarto 2006 come data di rilascio e comunità PC – Xbox unite; analizziamoli uno per uno.
Webzen intende renderci partecipi di combattimenti che coinvolgono un numero di persone mai visto prima e per fare questo intendono creare su ogni server una comunità di almeno 5000 persone. Un numero così elevato, oltre ai problemi "prevedibili" di lag, obbligherà gli sviluppatori ad implementare una AI (intelligenza artificiale) piuttosto efficace, in modo che le quest non vengano ripetute troppo spesso ed un giocatore non si trovi per 2 volte nella stessa, magari poco piacevole, situazione: azioni di sabotaggio e di spionaggio da parte dell’intelligenza artificiale saranno, quindi, all’ordine del giorno, tanto che noi giocatori dovremo stare molto attenti ai "serpenti che porteremo in seno". In più, il numero di giocatori avrà come ulteriore impatto quello di dover elaborare non solo strategie per vincere le battaglie imminenti, ma anche tattiche a lungo termine per garantire la sopravvivenza della specie.
Infine, un commento su una possibilità spesso ventilata per molti titoli, ma poi mai concretamente realizzata: Webzen ha intenzione, insieme a Microsoft, di far giocare assieme gli utenti Xbox 360 e PC sperando di riuscire a prevenire il problema dei cheat. Comunque, anche se questo fosse il caso, ritengo che agli utenti PC rimarrebbe il vantaggio della combinazione mouse/tastiera e, anche nel caso in cui questi dovessero diventare periferiche ufficiali di Xbox 360, sarebbe più corretto devolvere alcuni server in esclusiva agli utenti del LIVE, che, opzionalmente, potranno scegliere di buttarsi nella mischia in server più pericolosi e aperti a tutti.
Commento Finale
Huxley è una vera scommessa! È il primo gioco del suo genere, mette giocatore contro giocatore in un mondo persistente, usa l’Unreal Engine 3 pur non potendone sfruttare tutte le potenzialità classiche del single-player, vuole creare una comunità da far invidia ad un MMORPG. Non c’è che dire, Webzen vede sicuramente il futuro in grande.
Noi vediamo un futuro ancora pieno di decisioni che devono essere prese: cosa accadrà ad un personaggio ucciso da un altro giocatore? Il gioco sfrutterà le potenzialità di chat e messaggistica già implementate nel LIVE? Essere abbonati gold al LIVE basterà per poter accedere ai server di Huxley o bisognerà pagare un abbonamento ulteriore (come accade in FFXI)?
Ma a parte tutte queste incognite che all’approssimarsi dell’uscita del titolo scopriremo, l’impressione è che, per la prima volta si vede, in lontananza, tremare World Of Warcraft…
«Le utopie sembrano sempre più realizzabili di quanto si credesse nel passato. E noi ci troviamo oggi di fronte ad un problema ben più angosciante: come favorire la loro realizzazione su Xbox 360?»
(cit. D. Famà – postfazione a "Anteprima di Huxley", XboxWay.com)
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