Titolo: Driver: Parallel Lines
Genere: Azione/guida
Piattaforma: Xbox
Sviluppatore: Relfections
Publisher: Atari
Data di uscita: 16 Marzo 2006
Driver è una di quelle serie che, partite col piede giusto, hanno conosciuto in seguito una discesa qualitativa davvero imbarazzante. Se il primo episodio, uscito ormai 7 anni fa su PlayStation, aveva riscosso un importante successo sia di vendite che da parte della critica, il terzo episodio, Driv3r, uscito sulle console della passata generazione (Xbox compresa), ha segnato il momento più basso nella storia della serie, cercando di allontanarsi dal concept del primo episodio per avvicinarsi a quel capolavoro targato Rockastar, Grand Theft Auto. Sfortunatamente, però, questo tentativo fallì miserabilmente, e Driv3r risultò un gioco colmo di difetti e poco divertente.
Ma attenzione… dopo circa due anni di distanza, Reflections e Atari ci riprovano: Driver: Parallel Lines è ormai in dirittura di arrivo su Xbox. Noi di XboxWay abbiamo provato per voi una "preview build" del gioco. Scoprite quali sono le nostre impressioni continuando a leggere il nostro "Hands On".
Due "linee parallele" non si incontrano mai… forse…
Eh si, stando alle leggi geometriche, due linee parallele non dovrebbero mai incontrarsi… e invece, in questo nuovo Driver, sembra che in realtà un punto di incontro possano averlo. Pensate stia diventando matto? No (almeno credo)… Driver: Parallel Lines sarà ambientato negli anni ’70, precisamente nel 1978, in una New York che mostra tutto il suo fascino di quell’epoca. Eppure, gli anni ’70 non saranno gli unici in cui potremo combinare guai per le strade della Grande Mela, in quanto, ad un certo punto del gioco, faremo un deciso salto nel tempo, fino a raggiungere il nostro 2006. Ma qual è, allora, il punto di congiunzione di queste due "linee parallele"? Semplice: saremo noi, o meglio TK, il protagonista del gioco!
Se pensate che TK sia il solito poliziotto infiltrato nella malavita, vi sbagliate… questa volta si tratta di un vero e proprio "driver", un ragazzo di campagna con delle ambizioni un po’ fuori dal comune, ma assolutamente deciso a raggiungerle. Per ragioni che non vi sveliamo, TK viene però catturato e messo in prigione, e così, dopo aver scontato una pena di ben 28 anni, si ritrova nel 2006, in una New York completamente rimodernata, nella quale ritorna con una grande sete di vendetta.
Quattro o due ruote?
Ma andiamo adesso al succo del gioco: il gameplay. Fin dalle prime battute di gioco, Driver: Parallel Lines risulta molto più divertente rispetto al terzo capitolo della serie, per diversi fattori. In primis abbiamo un rinnovato sistema di guida dei veicoli. Il controllo di questi ultimi (che possono essere delle automobili, dei motori o anche dei furgoni o dei camion), risulta adesso più semplice e diretto, ma al contempo più realistico. Ogni veicolo ha una fisica dedicata, il che rende il tutto decisamente più simulativo. Ho iniziato subito a parlare dei veicoli perché Driver: Parallel Lines tornerà alle origini della serie, incentrando principalmente il gameplay sulle fasi a bordo dei veicoli. Niente paura, però… Reflection e Atari non si sono dimenticati di voi amanti delle fasi a piedi, tutt’altro! In qualsiasi momento (proprio come in GTA) potrete scendere dal vostro veicolo (anche in corsa!) e iniziare a passeggiare per New York alla ricerca di altri veicoli o obiettivi. In queste fasi a piedi potrete ovviamente utilizzare le vostre armi da fuoco, per difendervi o semplicemente creare caos e terrore tra i passanti.
Con il grilletto sinistro è possibile estrarre l’arma (con "B", invece, la si riposiziona di nuovo in tasca) e, tenendolo premuto, con l’ausilio della levetta destra è possibile selezionare vari bersagli, evidenziati attraverso un mirino di colore rosso. Per sparare, infine, basterà premere il grilletto (destro).
Ma… una volta tornati in macchina, sarà possibile utilizzare le armi? Certamente! Anche a bordo dei veicoli è possibile sparare, ed il sistema di controllo è molto intuitivo e semplice. Basta infatti premere il pulsante "A" sul vostro joypad per estrarre l’arma mentre siete al volante, scegliere il bersaglio con la levetta destra e far fuoco premendo ancora una volta "A".
Diversi tipi di missioni, tanta varietà di gioco…
Adesso che avete capito le possibilità che vi offrirà il sistema di controllo di Driver: Parallel Lines, non ci resta altro che andare a vedere come metterlo in pratica.
Il gioco è diviso in missioni, che ci verranno indicate sulla mappa della città attraverso dei puntini: gialli se si tratta di missioni principali, rossi se invece si tratta di missioni secondarie o mini-giochi. Nel gioco saranno inoltre presenti delle missioni nascoste che, ovviamente, non sono visibili sulla mappa. Tutto ciò rende il gioco piuttosto vario e le missioni che abbiamo potuto provare sono risultate senza dubbio molto divertenti. Ad esempio, la prima missione del gioco sarà quella di andare a riprendere l’auto del nostro capo e riportarla al garage senza danneggiarla, oppure, in un’altra missione un po’ più avanzata, ci è stato richiesto di inseguire un messicano che scappava a bordo di un treno, per poi acchiapparlo e ucciderlo. In un’altra missione, invece, l’obiettivo era quello di rubare l’auto di un gruppo di malviventi, causare quanti più danni a bordo di quest’ultima per incrementare la relativa "barra dei crimini", e poi, una volta seminata la polizia, senza farci vedere, riporre l’auto dove era inizialmente parcheggiata. Quest’ultima missione che vi ho descritto è un ottimo esempio per spiegarvi come funziona il nuovo "Felony System" introdotto da Reflection in Driver: Parallel Lines. Questo sistema consiste in un’elevata intelligenza artificiale dei poliziotti, che, se non riusciranno a riconoscerci a bordo di un veicolo, attribuiranno i crimini da noi commessi proprio al veicolo in questione e, se quando scenderemo dal veicolo ci vedranno, automaticamente i crimini che abbiamo commesso a bordo del veicolo verranno attribuiti direttamente a TK. Di tutto ciò potremo accorgercene molto facilmente, data la presenza su schermo di due "barre dei crimini": una per il veicolo e una per TK.
Car-Tuning: non solo in Need for Speed!
Ebbene si… la "Fast & Furious fever" ha coinvolto anche i ragazzi della Relfection. In Driver: Parallel Lines sarà infatti possibile migliorare le prestazioni delle proprie auto, andando nel nostro fido garage e spendendo il denaro guadagnato completando le varie missioni. Migliorare le prestazioni della propria auto sarà molto importante in Driver: Parallel Lines, in quanto, avendo la possibilità di andare più veloce, riceverete indubbiamente un importante aiuto per il completamento delle missioni, soprattutto quelle secondarie, come le gare clandestine!
Ma quanto è bella New York!?!
E’ proprio bella la città di New York… e Reflection è riuscita a riprodurla sorprendentemente bene! La cosa che più ci ha colpito in questa nostra prova in anteprima del gioco, è il modo in cui Relfection è riuscita a caratterizzare la città a seconda dell’epoca in cui ci troviamo. Negli anni ’70 i colori risultano molto più "giallastri", e l’ambientazione riesce perfettamente a rendere l’idea dell’epoca, a partire dai vestiti indossati dai pedoni (ma anche da TK) fino ad arrivare alle automobili. In seguito, fare il "salto" verso il 2006, sarà un’esperienza bellissima. Potrete vedere come le stesse ambientazioni che avevamo imparato a conoscere sotto la veste degli anni ’70, saranno molto diverse, ma allo stesso tempo simili. Ad ogni modo, sia che ci troviamo negli anni ’70, sia che ci troviamo nel 2006, la città di New York è stata ricreata molto fedelmente.
Cosa aspettarsi tecnicamente?
Quella che abbiamo provato non è la versione finale del gioco, ma una "preview build", con tutto ciò che ne consegue: qualche bug sparso ancora qua e la, filmati in computer grafica non definitivi, intelligenza artificiale ancora da perfezionare, qualche difettuccio grafico e un frame-rate che deve ancora trovare la sua stabilità. Ad ogni modo, questa "preview build" di Driver: Parallel Lines mette già in evidenza una buona realizzazione tecnica, con effetti di luce ed ombre molto curati e realistici, ed una buona modellazione poligonale dei personaggi e delle auto. Gli effetti sonori non ci sono sembrati invece proprio il massimo, speriamo possano essere migliori nella versione definitiva del gioco. La colonna sonora è invece davvero azzeccata, con molte canzoni famose concesse su licenza: tra gli artisti presenti citiamo Blondie e Jimi Hendrix!
Commento Finale
Driver: Parallel Lines potrà sicuramente segnare un ottimo ritorno per la serie. Da questa "prova su strada" siamo rimasti molto soddisfatti ed ansiosi di poter provare la versione finale del gioco. Tra i punti di forza possiamo citare il sistema di illuminazione (per quanto riguarda il comparto tecnico), mentre, per quanto riguarda la giocabilità, spicca senza dubbio il controllo delle automobili, abbastanza soddisfacente. Oltre alla varietà (dettata dall’elevato numero di missioni), Driver: Parallel Lines sarà anche abbastanza longevo, grazie anche alla presenza di una modalità multiplayer online fino a 7 giocatori, nella quale ci potremo cimentare addirittura in sessioni a la Destruction Derby. Se vi ritenete pronti per fare un balzo indietro nel tempo fino agli anni ’70 e poi, tutto d’un tratto, tornare nel 2006, non dovete far altro che attendere l’uscita di questo gioco, prevista per il prossimo 16 Marzo su Xbox e PlayStation 2.
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Si ringrazia Atari per la collaborazione.