Titolo: Medal of Honor: Airborne
Genere: Sparatutto in prima persona
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Electronic Arts
Publisher: Electronic Arts
Data di uscita: Fine 2006
Durante la Seconda Guerra Mondiale non si sapeva più come far arrivare i soldati al fronte: mezzi navali, blindati, marce forzate e buttandoli giù dagli aerei. Grazie a Call of Duty 2 abbiamo provato il brivido dell’ "effetto cinema". Ora, con l’arrivo del nuovo Medal of Honour piomberemo letteralmente fra le file dei crucchi.
La medaglia d’onore arriva… dall’alto
Quando si parla di videogiochi ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, il rischio che si corre è quello di essere o troppo faciloni o troppo cauti per timore di dire stupidaggini. Electronic Arts ha già dimostrato con le precedenti edizioni di Medal of Honor di saper sviluppare questo tipo di giochi in modo magistrale. Nei precedenti episodi, dando corpo ogni volta a un personaggio diverso, abbiamo combattuto in America, Asia, Europa, abbiamo vissuto lo sbarco in Normandia e abbiamo contrastato i soldati del Sol Levante.
Stavolta saremo……… dei parà!
La città è sotto ai nostri piedi… letteralmente
In Medal Of Honor: Airborne dovremo combattere in tanti posti diversi, tra cui la bellissima Italia del Sud, la famosa Normandia, oppure fra i tulipani e i mulini a vento dell’Olanda. Inseguiremo i gerarchi nazisti attraverso una Germania devastata dalla guerra fino ai monti della Baviera, impersonando un paracadutista americano, al secolo Boyd Travis. A detta degli sviluppatori i livelli saranno solamente sette, ma la nuova meccanica di gioco rende questa apparente limitazione una virtù. Perché? Presto detto… Nei capitoli precedenti, bene o male, dovevamo seguire un itinerario obbligato. In questo invece, dal momento in cui apriamo il paracadute scegliamo noi dove atterrare e come procedere. Inoltre, per rendere il tutto più cinematografico possibile, conosceremo i nostri obiettivi (il briefing, per intenderci) nella carlinga dell’aereo poco prima del lancio. Ma le novità non si fermano qua: durante il gioco potremo migliorare le armi a disposizione tramite speciali gadget come impugnature, percussori e chi più ne ha più ne metta.
La guerra secondo la Next-gen
All’uscita dell’ Xbox360 la linea di lancio contava fra le sue file parecchi titoli targati EA, i quali sfoggiavano una grafica notevole. Quindi c’è da supporre che Medal Of Honor: Airborne seguirà questa via. Questa affermazione è corroborata da informazioni molto interessanti: tanto per cominciare, i volti dei soldati sono costruiti avvalendosi del nuovissimo sistema E-Cap, (Emotion capture) il quale conferisce loro un’espressività estremamente realistica, tanto da capire la situazione che ci circonda dall’espressione dei commilitoni (se nell’affidarci un obiettivo appariranno preoccupati, ad esempio, significa che il nostro ritorno non sarà poi così sicuro). Inoltre possiamo aspettarci una buonissima IA (intelligenza artificiale) in quanto gli sviluppatori hanno annunciato che utilizzeranno un sistema chiamato Affordance System. Infatti, visto che lo schema di gioco non è obbligato, l’intelligenza artificiale dovrà essere in grado di contrapporre dei nemici in grado di difendersi ed attaccare indipendentemente dal punto in cui attaccheremo noi.
Commento finale
Visti i precedenti c’è da aspettarsi un titolo assai goloso. Questa volta Medal of Honor oltre alla fama conquistata negli anni passati si avvarrà di tutta la potenza della nuova console di casa Microsoft. Anche se ancora non c’è una data ufficiale, non possiamo non essere ansiosi di metterci le manine sopra, perché piombare in mezzo ai crucchi con l’ausilio di un enorme lenzuolo non è un’esperienza di tutti i giorni… almeno se non sei un fantasma!
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