Titolo: Frame City Killer
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Namco
Publisher: Namco
Data di uscita: TBA
Il signor Crow è un amante del lavoro. Si sveglia tutte le mattine alle sei in punto, spesso salta la colazione, arrivare in ritardo sarebbe un’ eresia. Appena indossata la giacca, la cravatta e gli immancabili occhiali da sole prepara la sua 24 ore con tutto il necessario per svolgere un lavoro ottimale. Se iniziate a pensare al signor Crow come un perfetto gentil uomo che da il suo contributo alla società, tuttavia, potreste sbagliarvi. Lui non è come le altre persone che conosciamo: non ha pratiche, quaderni, appunti, pen-drive, nella sua valigetta… la sua 24 ore continene solamente una otto millimetri…
Ogni mezzo di espressione (arte, cinema, letteratura, musica, videogames) nel corso degli anni ha avuto le sue mode; il cinema ha vissuto una vera e propria invasione di film "fantascientifici" nel periodo immediatamente successivo al grande successo ottenuto da "Blade Runner", mentre la musica ha visto la nascita di numerose rock-band grazie al successo ottenuto dai "Rolling Stones". Il videogame, in quanto mezzo di consumo, non è di certo immune alle mode e nessuno può negare che la moda del dopo GTA sia divenuta indubbiamente il "free roaming game".
Anche Namco, software house completamente estranea al genere, deve averlo capito se dopo numerosissimi picchiaduro, giochi di danza ed altro, ha deciso di concentrare tutti i suoi sforzi e gran parte dei suoi team di sviluppo su un unico progetto: Frame City Killer.
Ma cos’è davvero Frame City Killer e cosa deve rappresentare questo gioco, secondo il punto di vista di namco? Lo andremo a vedere subito…
Free roaming game: capolavoro assicurato e macchina di soldi? Forse…
In alcune interviste rilasciate durante lo scorso "X05" alcuni portavoce di Namco dichiararono che una software house dovrebbe sempre produrre e realizzare ciò che il pubblico vuole, e che mai come in questi ultimi anni un videogame che dia ampie possibilità di esplorazione e di scelta al giocatore sembra essere l’opzione giusta per ottenere un sicuro successo di critica e di vendite.
Frame City Killer vuole essere tutto questo e si mostra come una miscela tra GTA (per la libertà di esplorazione), Hitman (per la trama ed il protagonista) e Blade Runner (per l’atmosfera che si respira).
Ambientato in Asia, in una città immaginaria di nome Frame City, il gioco ci metterà nei panni di Crow, l’antieroe di turno che sarà assoldato per uccidere Khan, terrorista a capo di una banda criminale dedita alla diffusione su vasta scala del "visual acid", una droga dagli effetti inimmaginabili. Il team di sviluppo ammette di aver preso ispirazione da alcuni dei giochi più venduti sul mercato, ma promette di ampliare il concept preso in prestito e di concedere una libertà mai vista prima nello svolgimento delle singole missioni.
Spetterà al giocatore decidere da dove partire per completare la missione. Per rintracciare il nostro bersaglio, ad esempio, potremo aspettare che torni nel suo appartamento ed eliminarlo silenziosamente, oppure potremo entrare nell’ufficio dove lavora ad armi spianate e commettere una strage. Ogni strada che intraprenderemo porterà a conseguenze diverse che sembra influenzeranno anche il carattere dello stesso protagonista e l’evolversi della trama.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Il motore grafico che ci permetterà di intraprendere la nostra avventura per le strada dell’avveniristica città di Frame City è la nuova versione dell’ormai conosciutissimo Unreal Engine (la 3.0 per la precisione). Nonostante gli studi Namco promettano una resa grafica mai vista prima, con centinaia di palazzi, macchine e personaggi presenti su schermo, è proprio il comparto grafico, a nostro avviso, l’aspetto più misterioso e contraddittorio di questo gioco.
A filmati che lasciano letteralmente a bocca aperta se ne contrappongono altri che mostrano un gioco graficamente sotto tono, tanto da sembrare un progetto pensato inzialmente per Xbox, per poi essere ri-convertito su Xbox 360 con qualche effetto di luce aggiuntivo ed il supporto ai pixel shader 3.0. Ovviamente, in questo caso, solamente un prova diretta su strada e qualche filmato proveniente dalle sezioni giocabili del gioco potrà contribuire a fugare ogni dubbio.
Parlando di aspetti quali la fisica bisogna segnalare l’utilizzo dell’ultima versione dell’ormai difusissimo "Havoc", motore fisico utilizzato nella maggior parte dei titoli da qualche anno a questa parte. Anche l’intelligenza artificiale promette di essere particolarmente sviluppata, con nemici e pedoni che reagiranno prontamente a qualunque azione del giocatore.
Una difficoltà d’altri tempi?
Secondo Namco i videogames moderni sono troppo facili, non a caso la promessa di rendere Frame City Killer un gioco ostico, ma mai frustrante. Insomma, non aspettatevi un’ esperienza particolarmente rilassante, il completamento di ogni singola missione non richiederà al giocatore solamente una buona dose di riflessi, ma anche un ampio uso di materia grigia. Le tattiche da adottare per eliminare i nostri avversari saranno si numerose, ma un approccio troppo diretto potrebbe tuttavia rivelare brutte sorprese.
Commento Finale
Frame City Killer promette ma non convince ancora pienamente, troppe immagini e filmati sotto tono sono stati rilasciati fino ad ora e le numerose promesse da parte di Namco di un comparto grafico largamente al passo con i tempi dovrebbero iniziare ad essere accompagnate dai fatti. L’ufficializzazione di un ennesimo ritardo nell’uscita del titolo lascia comunque presagire la volontà del team di sviluppo di affinare quegli elementi del gioco che ancora non convincono. Sperando che Namco riesca a mantenere le promesse ed a regalarci un primo "free roaming game" su Xbox 360 degno della serie Grand Theft Auto, invito tutti gli aspiranti killer a lucidare la loro valigetta…
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