Recensione – Call of Duty 2 (Xbox 360)

di • 17 dicembre 2005 • RecensioneCommenti (0)1314

Titolo: Call of Duty 2
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Infinity Ward
Publisher: Activision
Data di uscita: 02 Dicembre 2005

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La guerra non è mai una bella cosa; questo lo sanno tutti (o quasi). Ma quando noi appassionati di videogiochi ci ritroviamo di fronte ad un gioco di guerra talmente spettacolare ed intenso come Call of Duty 2, non possiamo certo rinunciare! I ragazzi di Infinity Ward ci propongono, al lancio di Xbox 360, uno degli sparatutto più riusciti di sempre… andiamo ad analizzarlo più nel dettaglio nella nostra recensione.

Il dovere ci chiama…
Call of Duty 2, come vi abbiamo fatto intendere nell’introduzione dell’articolo, è uno dei migliori giochi attualmente disponibili su Xbox 360. Non a caso, infatti, è il gioco che sta vendendo di più nelle prime settimane di vita della console.
Grazie al suo comparto tecnico davvero ben realizzato, Call of Duty 2 riesce a settare i nuovi standard per tutti gli sparatutto futuri, ma soprattutto, riesce a settare questi standard per il suo frenetico gameplay, la sua semplicità e la sua immersività. Giocando a questo gioco vi sentirete come sul fronte di guerra. Le battaglie sono ricreate nel modo più realistico mai visto: ogni secondo di esse è un tripudio di esplosioni, pallottole, grida e tensione. La potenza di Xbox 360 contribuisce senza dubbio, e questa versione per la console next-generation di casa Microsoft riesce, in alcuni aspetti, persino a superare la controparte per PC.

Tante missioni e altrettanti soldati…
Il gioco non ha, al contrario di come potreste immaginare, una trama di base. Beh, si… ovviamente si basa sugli avvenimenti storici della Seconda Guerra Mondiale, ma il gioco non segue, però, una storia ben precisa, immedesimandoci ad esempio in un solo soldato per tutta la durata del gioco. Al contrario, invece, il gioco è diviso in 10 missioni principali, ambientate in diversi fronti della Seconda Guerra Mondiale e, in ognuna di queste, prenderete il controllo di un soldato differente. Viaggerete infatti dalla freddissima Russia all’Inghilterra, dalla Germania alla Francia, fino ad arrivare alla calda Tunisia e alla Libia. Ogni "macro-missione" è poi suddivisa in diverse sotto missioni. All’inizio non tutte le 10 missioni principali saranno ovviamente disponibili: inizierete dalla fredda Stalingrado, in cui vi verranno spiegati i comandi principali di gioco e in cui potrete subito rendervi conto dell’altissimo livello di spettacolarità del gioco: la bruttissima realtà della guerra è infatti rappresentata egregiamente.

Immersività a livelli estremi…
Qualche riga più su parlavamo di "immersività". Ma, cosa intendiamo con questa parola? E per cosa Call of Duty 2 risulta tanto immersivo e realistico? Allora… prima di tutto c’è da dire che l’HUD è ridotta quasi ai minimi termini, vale a dire: niente barra dell’energia, ma soltanto una bussola sul lato inferiore sinistro, e un piccolo indicatore per le munizioni a destra. L’assenza dell’indicatore del livello di energia non è un caso, ma una scelta voluta dai programmatori, tant’è che, com’è assente quest’indicatore, sono assenti anche i medikits: gli sviluppatori, infatti, hanno voluto incentrare il gioco solo ed esclusivamente sulla battaglia, evitandoci così di "scervellarci" nella ricerca dei kit medici. Sicuramente starete pensando che, data l’assenza dei kit medici, il vostro personaggio sarà "invincibile". Nulla di più sbagliato! Per riprendervi dopo aver subito troppi colpi (vi renderete conto di ciò grazie ad uno stupendo effetto "stordimento" che colorerà di rosso i lati dello schermo e vi offuscherà la visuale) dovrete infatti trovarvi subito un riparo e riposarvi per un paio di secondi, dopodichè sarete belli e pronti per ributtarvi nella mischia della battaglia! Per alcuni può sembrare troppo facile e semplice, ma vi assicuriamo che è stata la scelta più giusta per rendere il gioco sicuramente meno frustrante e più scorrevole.

Per combattere i numerosissimi soldati tedeschi (cosa che farete per tutto il gioco e in tutte le missioni) avrete a disposizione diverse armi, tutte riprodotte in modo fedele, come fucili di precisione, pistole, mitra e quant’altro possiate aspettarvi di trovare nell’arsenale di un soldato americano degli anni ’40. Con il grilletto sinistro si può attivare il mirino: l’arma si sposterà dalla posizione laterale verso il centro dello schermo; scomparirà il mirino "digitale" del gioco e potrete prendere la mira molto più accuratamente grazie al mirino vero e proprio dell’arma. Nel frattempo si può comunque continuare a camminare, anche se più lentamente e con meno disinvoltura. Se per caso sarete a corto di munizioni (cosa molto difficile, in quanto, trovare munizioni in mezzo alla strage di soldati che si crea in ogni campo di battaglia non è per niente un problema) o vi ritroverete faccia a faccia con un soldato nemico, vi sarà molto utile l’attacco "corpo a corpo", attuabile attraverso la pressione della levetta destra. Ma, tutto ciò, si può definire come uno standard degli sparatutto in prima persona. Le cose che più spiccano, a mio avviso, in questo secondo capitolo della serie, sono due: la possibilità di accovacciarsi o di strisciare per terra, e le granate fumogene. La prima è davvero molto utile quando, ad esempio, vi ritroverete in trincea e dovrete nascondervi il più possibile dagli innumerevoli proiettili che vi sorvoleranno il capo; le seconde, invece, sono molto utili quando vorrete occultare la vista dei soldati posizionati nelle cosiddette armi a "postazione fissa", come ad esempio i mitraglieri. In questi casi infatti, le granate fumogene vi saranno davvero di grande aiuto. Grazie agli splendidi effetti particellari che il motore grafico del gioco è in grado di produrre, il fumo delle suddette granate è davvero bello da vedere: è qualcosa di indescrivibile attraversare queste nuvole di fumo estremamente realistiche e, ad un tratto, magari, vedersi sbucare un nemico proprio di fronte, ad una distanza decisamente ravvicinata, ed esser costretti a farlo fuori quanto più velocemente possibile, prima che sia esso a ficcarci una pallottola tra gli occhi!

Multiplayer
La sezione multiplayer di Call of Duty 2 risulta purtroppo poco varia. Le modalità disponibili su Xbox LIVE sono infatti pochine, e si limitano alle più tradizionali come "Deathmatch", "Deathmatch a squadre" e "Cattura la bandiera", con l’aggiunta di "Centri di comando", ovvero una modalità a squadre in cui lo scopo è quello di posizionare una radio e difenderla, e "Cerca e distruggi", in cui una squadra (gli Alleati) deve posizionare delle cariche esplosive negli obiettivi controllati dalla squadra avversaria, ovvero l’Asse, la quale deve cercare questi esplosivi e disarmarli. La cosa che più lascia l’amaro in bocca è, però, il basso numero massimo di partecipanti alle partite multigiocatore, ovvero 8 . Le mappe, infatti, risultano un po’ troppo vaste per un così basso numero di giocatori, senza contare il fatto che, spesso, tale numero non lo si raggiunge neppure. Da segnalare invece la presenza della modalità spettatore, grazie alla quale possiamo assistere alle battaglie online dei nostri amici.

Se non disponete di un abbonamento a Xbox Live Gold, il gioco offre inoltre una modalità multiplayer a schermo condiviso fino a 4 giocatori (anche se, specialmente su una tv a bassa definizione, non è il massimo) e una modalità System Link fino ad un massimo di 16 giocatori.

Uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie!
Se avete letto quanto scritto fin’ora in questa recensione, avrete già capito che Call of Duty 2 ha un comparto tecnico decisamente degno di nota. Uno dei suoi punti di forza è sicuramente la fluidità: il gioco gira costantemente a 60 frame per secondo, e non mostra nessun cenno di cedimento, neppure nelle fasi d’azione più concitata. I modelli poligonali dei personaggi sono molto dettagliati e ottimamente animati. A far da contorno a tutto ciò abbiamo delle splendide textures (anche se non sono le più dettagliate che abbiamo visto fin’ora su Xbox 360) e poi gli splendidi effetti particellari a cui accennavamo prima: esplosioni, fumo, neve; tutto è estremamente realistico!
Il sonoro contribuisce non poco all’intensità dell’azione, proponendoci effetti di innegabile qualità: se siete dotati di un impianto Dolby Sorround potrete inoltre sfruttare appieno il sonoro di Call of Duty 2, ed immergervi ancora di più nell’adrenalinica azione delle battaglie. Il gioco è completamente in italiano, ed il doppiaggio risulta di ottima fattura. Anche le musiche sono sicuramente degne di nota, anche se raramente le sentirete: queste, infatti, accompagnano soprattutto le fasi più tranquille del gioco, e vi assicuriamo che sono ben poche!

Commento Finale
I ragazzi di Infinity Ward hanno fatto ancora una volta uno splendido lavoro, riuscendo a dar vita a un vero e proprio capolavoro nel suo genere, nonché a uno dei migliori titoli di lancio di Xbox 360. Se siete alla ricerca di un gioco che riesca a catapultarvi in un’azione frenetica ed estremamente immersiva, e che abbia alla base un comparto grafico di alta qualità, Call of Duty 2 è la scelta più giusta. Non fatevelo scappare! Attenzione però al "bollino" 16+: vietato ai minori di 16 anni…

La Pagella

Grafica: 8.5
Sonoro: 9
Giocabilità: 9
Longevità: 8.5

Voto complessivo: 8.7

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Si ringrazia Activision per la collaborazione.

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