Recensione – Condemned: Criminal Origins (Xbox 360)

di • 9 dicembre 2005 • RecensioneCommenti (0)1412

Titolo: Condemned: Criminal Origins
Genere: FPS/Survival Horror
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Monolith Software
Publisher: SEGA
Data di uscita: 02 Dicembre 2005

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La line-up di lancio di Xbox 360 è indubbiamente una delle più valide e complete che si siano mai viste. Tra i 15 giochi che hanno accompagnato l’arrivo nei negozi della console next-gen di Microsoft, però, ne spicca sicuramente uno, un gioco di cui forse non si è parlato tantissimo, un gioco con un’atmosfera letteralmente da incubo. Buio pesto, paura e pressione psicologica sono i tre elementi principali di Condemned: Criminal Origins: se vi dicessi che è un gioco di casa Sega, mi credereste?

La strana mente dei serial killer
Il nostro alter-ego è Ethan Thomas, un talentuoso agente dell’FBI che si ritrova, dopo pochi minuti di gioco, ad essere considerato ingiustamente l’uccisore di due suoi colleghi. Da lì inizia una storia che non è forse una delle più originali, ma che riesce comunque a incuriosire il giocatore e contribuisce nell’immedesimazione dello stesso nei panni del personaggio principale. Siamo chiamati infatti, durante l’avventura, a portare avanti le indagini di cui ci stavamo occupando al momento del delitto dei due poliziotti, e scoprire chi è stato il vero serial killer, per poterci così discolpare. Ma il percorso sarà tutt’altro che semplice e, se i serial killer non vi bastassero, non preoccupatevi… durante le indagini non sarete da soli. La città sta subendo un esponenziale e ingiustificato aumento della criminalità. Tutta la gente esclusa dalla società (tossicodipendenti in primis) è come impazzita, quasi fosse stata contaminata da un’influenza che li ha trasformati, nel corpo e nell’anima, in esseri viventi il cui solo scopo è quello di uccidere.

Gameplay
Per portare avanti le nostre indagini "parallele", per fortuna, possiamo contare sull’aiuto di strumenti super-tecnologici e sul supporto di una nostra collega di nome Rosa, che si fida di noi ed è sicura della nostra innocenza. Gli strumenti di indagine si dividono in due tipi: quelli di rilevamento, come la luce ultravioletta o il laser, che ci permettono di rilevare tracce di sangue, impronte digitali, fluidi, etc. e quelli di raccolta, come appunto il raccoglitore, lo scanner 3D e la fotocamera digitale. Grazie a questi strumenti siamo in grado di inviare delle prove a Rosa tramite il nostro telefono cellulare con connessione senza fili, che ci farà un resoconto e ci informerà con interessanti indizi, aiutandoci così a proseguire nel gioco. Ma, come accennavamo prima, durante le nostre indagini non saremo soli, ed è per questo che, in questo caso, le armi di difesa sono quanto di più utile possa esistere. Ma, non fatevi strane idee… non abbiamo certo a disposizione un arsenale di armi degno dell’esercito! Le poche armi da fuoco che troveremo lungo il cammino avranno sempre un numero ridicolo di munizioni, tant’è che non saranno queste le armi che più useremo. E allora, come faremo a difenderci? Semplice: quasi tutti gli oggetti dislocati nelle varie ambientazioni sono utilizzabili come armi di difesa. Largo dunque a tubi, badili, sportelli di armadietti, asce antincendio, assi, piedi di porco e, come si dice in questi casi, chi più ne ha più ne metta! Inoltre, in casi di estrema emergenza, avremo sempre a nostra disposizione una pistola stordente, con la quale potremo sparare una scossa elettrica al nemico, stordendolo per qualche secondo, e permettendoci così di rubargli l’arma… eh si, proprio così, anche i nemici, come noi, possono fare uso di tutti gli oggetti dell’ambiente circostante e, ahimè, non ci penseranno neppure mezza volta a colpirci! Essi sono dotati di un’ottima intelligenza artificiale: sono in grado infatti di nascondersi, di sfuggirci, di schivare i nostri colpi, e in questo modo, siamo sempre sotto pressione, dato che non sappiamo mai da che punto ci sbucherà il prossimo nemico.
Ma, tornando a noi, c’è da dire che tutte le armi hanno delle caratteristiche proprie, che ci verranno indicate non appena saremo in procinto di raccoglierle. Queste caratteristiche sono il raggio, ovvero la distanza a cui l’arma è in grado di colpire il nemico, la velocità di attacco, la velocità di parata e il danno che essa può infliggere. Alcune di queste armi poi, come ad esempio il piede di porco o il badile, possono essere utilizzate per aprire delle porte. Molto spesso, infatti, dovremo andare a cercare un determinato utensile per aprirci la strada ed andare avanti nel gioco. Ma niente paura, non dovrete andare molto lontani per trovarlo. Di solito è possibile trovarli nelle vicinanze del luogo in cui si richiede il suo utilizzo.

Tornando a parlare dei combattimenti con i nemici, una caratteristica molto interessante, che, seppur non indispensabile, contribuisce a dare quel pizzico di spettacolarità in più, è il fatto di poter eseguire delle "mosse letali" non appena il nemico di turno si ritrova in ginocchio e stordito per i colpi che gli abbiamo inflitto. In questi casi, infatti, nell’angolo in basso a sinistra dello schermo apparirà l’immagine del pulsante direzionale del joypad e, premendo in su, in basso, a sinistra o a destra si potrà eseguire una determinata mossa che farà fuori definitivamente il nemico: potremo spezzare il suo collo, potremo dargli un bel pugno in faccia o semplicemente sbatterlo per terra violentemente. Tutto questo ovviamente è contornato da una cospicua dose di sangue…

I comandi di gioco sono molto semplici ed intuitivi, e dopo pochi minuti ne sarete già in piena padronanza, pronti ad imbattervi nelle scene del crimine. Il joypad di Xbox 360, con la sua comodità, contribuisce sicuramente a quest’aspetto: la mappatura dei comandi è molto azzeccata e si adatta perfettamente a lui.

Degli extra un po’ bizzarri…
Lungo la nostra avventura (della durata di circa 10 ore, o poco più), avremo modo di imbatterci in alcuni oggetti "segreti" che consistono in uccelli morti in decomposizione (no no… non avete capito male…), delle targhette di ferro e delle Xbox 360 con una simpatica faceplate a tema di Condemned (ovviamente). Raccogliendo questi oggetti segreti sbloccheremo degli extra, come artworks o strani filmati (che non vi dico per non rovinarvi la sorpresa). Tutto ciò contribuirà inoltre ad aumentare il nostro punteggio giocatore su Xbox LIVE! Per cui… aguzzate il vostro fiuto (soprattutto per gli uccelli morti, anche se non sarà molto piacevole!) e scovateli!

Aspetto tecnico
Un gioco del genere, senza il giusto appoggio di un comparto tecnico degno di nota, non sarebbe assolutamente godibile appieno. Condemned, per fortuna, può contare su una grafica davvero ben realizzata. A mio avviso, è uno dei giochi della line-up di lancio che più sfrutta la potenza della console, mettendo sotto ai nostri occhi texture super-definite, animazioni ben congegnate ed effetti di luce assolutamente realistici che, contrapposti all’atmosfera cupa e al buio pesto che cosparge il 90% del gioco, riescono a creare delle situazioni mai viste prima in un videogioco. Ad ogni luce corrisponde infatti un’ombra in tempo reale: molti di voi si chiederanno se ciò che stanno vedendo è solo un insieme di poligoni oppure se si tratta di qualcosa di reale che da un momento all’altro potrebbe "inghiottirci" e trasportarci in questa macabra atmosfera. Grazie alla torcia (che ben presto diventerà la vostra più cara "amica"), poi, potremo illuminare ogni angolo, e lascio a voi immaginare, stando a quanto vi ho descritto prima, il risultato visivo di tale azione. Le textures oltre ad essere super dettagliate e ad alta definizione, possono contare su una massiccia dose di bump-mapping e normal mapping, rendendo ogni oggetto, ogni muro e ogni pavimento qualcosa da guardare rimanendo a bocca aperta. Una nota negativa va invece alle textures utilizzate sui personaggi, un po’ troppo "plastiche" e al frame-rate (di 30 frame per secondo), che ha qualche incertezza nelle fasi più concitate. Nulla di grave, comunque.

Per quanto riguarda l’audio ci troviamo, anche qui, ad ottimi livelli qualitativi. La colonna sonora è composta da alcune musiche di sottofondo molto adatte all’atmosfera del gioco, che si faranno sentire sempre nei momenti più adatti, contribuendo a far crescere la nostra tensione, "pizzicandoci" l’udito. Stupendi gli effetti sonori: degno di nota il suono dei nostri piedi che calpestano una superficie bagnata!

Commento Finale
Condemned: Criminal Origins segna il debutto nella nuova generazione da parte di Sega e Monolith Software. Un debutto molto promettente anche per il futuro, data la qualità complessiva di questo primo approccio: ci fa molto piacere, infatti, vedere un titolo così ben realizzato già al lancio di una console e sicuramente alimenta le nostre aspettative per i titoli futuri. Grazie ad un comparto tecnico davvero spettacolare, a una trama che, seppure un po’ lineare e forse poco originale, risulta abbastanza coinvolgente, e a un gameplay semplice ed intuitivo, ma molto immersivo, Condemned è uno dei titoli più appetibili disponibili al momento su Xbox 360. Se la paura è la vostra sensazione preferita e non vi spaventate di giocare con la luce spenta, allora è il titolo che fa per voi!

La pagella

Grafica: 8.5
Sonoro: 8.5
Giocabilità: 9
Longevità: 8

Voto complessivo: 8.5

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Si ringrazia Leader per la collaborazione.

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