Recensione – Perfect Dark Zero (Xbox 360)

di • 6 dicembre 2005 • RecensioneCommenti (0)1317

Titolo: Perfect Dark Zero
Genere: FPS
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Rare
Publisher: Microsoft
Data di uscita: 2 Dicembre 2005

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Anno 2000: su Nintendo 64 esce un gioco intitolato "Perfect Dark". Silenzio. Si capisce immediatamente di essere di fronte ad un capolavoro indiscusso. Rivoluzionario nei contenuti e nelle modalità. Ed è subito un successo…

Anno 2005: su Xbox 360 esce un gioco intitolato "Perfect Dark Zero". Fibrillazione. C’è chi ha paura della non raggiungibilità del predecessore. C’è chi crede che sarà la prima killer application della nuova generazione…

Volete la Verità? Allora…

…Ricominciamo da "Zero"
Inserito il dvd nella nostra Xbox 360 nuova di zecca saremo accolti da uno delle più belle ed azzeccate introduzioni che abbia mai avuto il piacere di vedere: sembrerà di essere al cospetto della sigla iniziale di un nuovo film dell’"Agente 007"; verrete, quindi, tentati ad ogni ri-accensione della console, di rivedere ancora una volta questo minuto di filmato.

Passata l’emozione, verremo introdotti in una serie di menu molto semplici e lineari che non lasciano alcun dubbio sul loro contenuto: sarà in questo modo possibile iniziare una partita nel giro di pochissimi secondi (anche i caricamenti sono piuttosto veloci), partita che, a seconda delle scelte fatte, ci permetterà di scoprire come Joanna sia diventata una spia perfetta o di lanciare on-line il guanto della sfida!

PD0 è un FPS che ha scelto di dividere completamente le sue due modalità principali che risultano avere in comune solo il comparto grafico e quello audio. Il salto generazione, dal punto di vista grafico, è ben visibile anche a chi, per diversi problemi o scelte, è ancora ancorato ai celeberrimi 480p: i muri, i pavimenti, le armi e le stesse mani di Joanna sono quanto di meglio il mercato videoludico sia stato mai in grado di proporci, anche tenendo conto delle scelte non proprio felici riguardo alle palette di colori (soprattutto per la pelle). Capiterà così di notare spesso i riflessi del sole o la "nostra" ombra che reagisce perfettamente ai movimenti, riuscendo, ad esempio, a seguirci anche quando ricarichiamo l’arma: inoltre, un leggero effetto blur riesce a focalizzare bene la nostra attenzione su ciò che la "signorina Dark" sta guardando dandoci l’impressione, durante le azioni più concitate, di fare realmente parte del gioco.

Parallelamente ed analogamente, gli effetti audio non sono da meno. Il suono delle armi quando sparano, quando vengono ricaricate e quando finiscono le munizioni sono solo alcune tipologie di situazioni in cui le nostre orecchie verranno deliziate da suoni praticamente reali; ad esempio, una vera ciliegina sulla torta è costituita dal suono che faranno i nostri stivali camminando sulla neve: peccato che non lasceremo impronte!

Single-Player
Joanna è una spia alle prime armi con qualche problema caratteriale che non vede l’ora di tuffarsi nell’azione: naturalmente non appena toccherà a noi guidarla tra i meandri di un night-club per recuperare un ostaggio, finiremo per rovinare tutta la missione ed ottenere un bel "Mission Failed" nel nostro curriculum.

PD0 offre una campagna singola che, purtroppo, non rende onore alla sua fama e soprattutto ai quasi 6 anni di sviluppo che sono stati necessari: in particolare, nulla tra gameplay, "I.A." e storia riuscirà a farvi gridare al miracolo né tanto meno alla nuova generazione. Ogni missione in cui la campagna risulta divisa avrà una piccola introduzione parlata (il briefing della missione, n.d.r.) ed una ancor più breve cut-scene che finirà inesorabilmente con "noi" che entriamo, letteralmente, nella testa della nostra eroina: c’è da dire, inoltre, che le cut-scene risultano essere, incredibile ma vero, graficamente non all’altezza del gioco in prima persona.

La storia vuole che nel tentativo, riuscito a metà, di salvataggio di uno scienziato dalle mani di una banda di disgraziati (tali saranno dopo il nostro passaggio) scopriremo di essere nel bel mezzo di un complotto ben più grande che coinvolge una multinazionale quale la DataDyne, il suo presidente ed una misteriosa fonte di potere che avrà il, non meglio precisato, nome di "Graal". Se questo vi sembra l’inizio di una storia coinvolgente ed affascinante, mi sento costretto a deludervi in quanto questa è la fine della storia…non l’inizio: anche i pochi colpi di scena non riusciranno mai a perforare quella apatia che la storia porta con sé e noi giocatori saremo costretti a farci coinvolgere dalla difficoltà delle missioni e dalle ambientazioni più che dal filo narrativo. Ogni missione potrà essere giocata a 3 livelli di difficoltà: ogni livello porterà a sbloccare quello successivo fino al terzo, quando scopriremo che quei simpaticoni della Rare hanno voluto inserire un livello bonus ultra-difficile che va a contrapporsi ai primi due che risultano anche troppo facili.

La longevità di questa modalità, già seriamente compromessa da una storia non proprio esaltante, non riesce a rifiorire grazie ai molteplici livelli di difficoltà ed alle ambientazioni seppur molto ispirate e gradevolissime da vedere: anzi, la situazione peggiora a causa di una Intelligenza Artificiale non all’altezza della nuova generazione. I nemici reagiranno ai suoni, alla vista, e riusciranno anche a distinguere se vengono colpiti alle gambe, al corpo o alle braccia: ma non riusciranno mai ad applicare tattiche di gruppo, né tanto meno a non cascare nella trappola di seguire il giocatore attraverso le porte in modo che questo abbia tutto il tempo di tirare un bel colpo in mezzo alla fronte. E se da una parte il livello di difficoltà non aumenta le prestazioni dell’"I.A." (quasi da Nintendo 64!), la diversità delle missioni (alcune molto belle ed a tratti geniali) e l’impossibilità di salvare (se non al check-point di ogni missione) aiutano a far superare le 10 ore di vita alla campagna e permettono di lasciare in eredità al giocatore una certa soddisfazione anche grazie all’ottima colonna sonora rock-pop che ci segue nel ritmo dei momenti più concitati.

Multiplayer
Questa modalità rappresenta il vero nucleo del gioco: è qui che il titolo Rare mostra di che pasta è fatto. Attraverso il servizio LIVE si potrà cooperare per la campagna oppure si potrà optare tra decine di modalità (o meglio varianti) che vanno dal "capture the flag" al classicissimo "DeathMatch" con un solo limite: 32 giocatori. Bisogna, inoltre, dire che questo limite è solo temporaneo, infatti, i programmatori Rare si sono impegnati nell’estendere il servizio fino ad un massimo di 50 persone: sarà solo questione di tempo.

Giocare a PD0 on-line riesce a portarci tutte quelle soddisfazioni che la modalità singola tende, alla lunga, a negare. Bisognerà divenire assi delle "rullate", espertissimi nel cercare una copertura, precisissimi nel puntare l’avversario: ogni aspetto del single-player dovrà essere messo a puntino per cercare di sopravvivere in una delle sei grandi mappe messe a disposizione nel gioco. E non dovremo solo difenderci dai nostri amici/nemici, bensì anche dai bot comandati dalla cpu che risultano essere una sfida impegnativa anche per il più veterano fra i giocatori. Parlando di armi, ci saranno, naturalmente, tutte quelle che avremo imparato a conoscere nella modalità single-player: ma mentre in quest’ultima la scelta dell’arma non è quasi mai fondamentale per la nostra sopravvivenza (ad eccezione, ad esempio, del livello nella giungla), nel multiplayer saper padroneggiare bene un’arma, saperne usare le funzioni secondarie e terziarie e sapere quale arma è preferibile in quale mappa…beh, sarà un vantaggio decisivo nei confronti dei "novellini".

Infine i veicoli. Questi non potevano certo mancare e sono gli stessi di cui abbiamo parzialmente "goduto" anche nella campagna: il Jetpac e l’HoverTank. Fortunatamente Rare è riuscita a ben bilanciare il gameplay dotando entrambi i veicoli di molti punti di forza ed 1 o due di debolezza che verranno sfruttati puntualmente dai giocatori appiedati per ristabilire le forze in campo. Leggermente fastidioso, a questo proposito, il muro invisibile che si troverà di fronte il giocatore che, dotato di Jetpac, vorrà farsi un giro turistico della mappa.

Normal o Limited Edition?
Limited Edition! La differenza di costo (circa 5€ in più rispetto alla versione normale), infatti, è più che giustificata anche solo dalla stessa confezione: vi ritroverete tra le mani un porta dvd in metallo sbalzato sul lato anteriore, in cui Joanna impugna una pistola nella sua classica posa leggermente "James Bondiana", e laccato nel lato posteriore, con l’immagine di una città futuristica. In più, questa versione contiene un "non meglio identificato" poster di PD0, un piccolissimo fumetto ed un "bonus DVD" in cui potrete trovare un buon numero di artworks (su personaggi, armi e locazioni), delle immagini da caricare ed usare su Xbox 360 come Avatar (immagine che ci rappresenta nel nostro profilo utente, n.d.r.), un tema per la console ed il primo capitolo del libro dedicato al gioco. Un’unica avvertenza: il bonus DVD contiene degli spoiler sulla trama della campagna single-player, quindi, fate attenzione a ciò che leggete e guardate!

Commento Finale
Joanna e la Rare hanno rischiato moltissimo proponendosi come gioco di lancio ed in considerazione del fatto che la leggendaria software house ha rilasciato contemporaneamente Kameo (il secondo, dopo PD0, titolo di punta della nuova generazione) bisogna render loro atto di avere un coraggio molto "raro".

PD0 propone una grafica incredibile sorretta da un frame rate costante, un’ottima colonna sonora e dei realistici effetti audio: nonostante questo la campagna singola risulta essere piuttosto limitata a causa di una storia troppo lineare e di una longevità messa in ginocchio dal troppo piccolo numero di missioni (13). Comunque, la vera perla del titolo consiste nel multiplayer con un supporto a più di 32 giocatori e con un numero di modalità molto alto; inoltre, il numero di mappe iniziali (6) non costituisce un problema data la loro altissima diversità e grandezza. Quindi, se al lancio state cercando un titolo che vi dia un po’ d’adrenalina, che vi alleni in modalità singola e vi porti a scontri da nuova generazione in un multiplayer che non avrà rivali per un bel po’ di tempo…beh…Joanna è la ragazza che fa per voi!

La Pagella

Grafica: 9.0
Sonoro: 8.5
Giocabilità: 8.5
Longevità (single-player): 7.0
Longevità (multiplayer): 9.0

Voto Complessivo: 8.5

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Si ringrazia Microsoft per la collaborazione.

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