Recensione – Pro Evolution Soccer 5 (Xbox)

di • 13 novembre 2005 • RecensioneCommenti (0)1494

Titolo: Pro Evolution Soccer 5
Genere: Sport
Piattaforma: Xbox
Sviluppatore: Konami
Publisher: Konami
Data di uscita: 20 Ottobre 2005

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Torna la simulazione calcistica per eccellenza, firmata Konami, ed è di nuovo lo stato dell’arte per quanto concerne il gioco col pallone più amato al mondo!

"La Serie A si basa sul concetto di campione che gioca in Serie A" (cit. Elio e le Storie Tese – Sigla di Mai dire Gol 1998)

Non c’è bar, ufficio, mezzo pubblico o luogo qualsiasi, sul territorio del nostro Bel Paese, in cui, il lunedì mattina, non si senta parlare della giornata di campionato appena trascorsa. Sfottò, recriminazioni, polemiche, soddisfazioni e arrabbiature, tutto legato ad un pallone di cuoio ed a 22 omini in mutandoni che gli corrono dietro. E non vogliamo spendere una parola sulle infinite trasmissioni televisive, processi, appelli, "controcampi" e quant’altro, che vivono di aria fritta e personaggi più o meno discutibili (le piccole emittenti regionali riescono veramente a dare il meglio di sé in questo caso…)?
Insomma, non c’è niente da fare, gli Italiani, si sa, sono tutti allenatori. Ed ecco quindi che questa quinta edizione di Pro Evolution Soccer, non può che essere accolta con tutte le ovazioni che questo popolo di tifosi è capace di fare.

"La Serie B si basa sul concetto di banana, il piede, la squadra retrocede" (cit. Elio e le Storie Tese – Sigla di Mai dire Gol 1998)

Inserito il cd di gioco nel lettore della scatola nera con la X, parte un bellissimo filmato fatto di azioni spettacolari, primi piani di calciatori e goal mozzafiato che solletica non poco il palato del giocatore. Dopo l’attimo di gioia, però, lo sconforto: al termine del filmato, infatti, la solita fastidiosissima voce della precedente edizione declama: "Pro Evolution Soccer 5!" (PES d’ora in poi), forse per ricordarci il nome del gioco che abbiamo acquistato… Vi prego, basta! Quella voce è terrificante! Se penso poi che durante il gioco mi urlerà ancora il tipo di competizione che ho scelto, mi vien voglia di togliere l’audio! Vabbè, poco male, il nuovo menù è graficamente molto carino e mostra subito quali sono le opzioni disponibili: partita d’esibizione, campionato Master, campionato, coppe, allenamento, editor, opzioni, ed infine il Live. Peccato per la musica di sottofondo, a mio avviso una melodia un po’ fastidiosa…

Scegliamo le squadre e sistemiamo la formazione… l’aspetto tattico, già profondo lo scorso anno, è stato ulteriormente migliorato e sistemare gli undici con criterio sarà fondamentale per la buona riuscita del match. Comincia la partita… si nota da subito, nell’introduzione, un leggero miglioramento grafico, poi il fischio d’inizio: si passa la palla, si muovono un po’ i giocatori… mah, è identico al precedente…

Passati 2 minuti di gioco ci si ricrede completamente!
PES5 è un capolavoro di giocabilità! Rispetto all’episodio precedente, il ritmo dell’incontro è decisamente più realistico, siamo "pericolosamente" vicini ad una partita reale. Il controllo di palla è più complesso, capiterà spesso, nelle prime partite, di allungarvi troppo il pallone e vedervelo soffiare in un attimo dal difensore avversario. Per poter godere appieno di tutte le potenzialità del titolo dovrete "sudare" qualche oretta sul controller, non vi è infatti tasto (o combinazione di essi) che non serva a fare qualcosa e tutte quelle azioni che una volta erano un po’ automatizzate, ora ve le dovrete costruire da voi, con un aumento esponenziale della soddisfazione! Ogni dribbling, stop, colpo di testa e triangolazione, richiedono una precisione e concentrazione tali che vi sembrerà davvero di calpestare il rettangolo erboso. Anche la gestione del fuorigioco, dei falli e della regola del vantaggio è stata migliorata e sarà davvero difficile rubare palla in modo pulito. Se a seguito di un fallo da ammonizione verrà applicata la regola del vantaggio, ad esempio, al termine dell’azione l’arbitro si "ricorderà" di assegnare il cartellino giallo al giocatore reo della scorrettezza.

Come sempre, lo sfidare o cooperare con i propri amici, creando tornei e competizioni "private", è il valore aggiunto del gioco, che, con un supporto Live decisamente migliorato, non più sofferente di un fastidiosissimo lag come il predecessore, ci permetterà di sfidare avversari in tutto il mondo. Unica nota negativa che affligge da sempre il gioco: le licenze ufficiali. Avremo infatti a disposizione soltanto alcuni campionati ufficiali (La Serie A della Lega Española e la Eredivisie), tra l’altro non completi (nella Serie A non c’è il Cagliari, ma la Testa di Moro, stessa squadra a tutti gli effetti, ma con il nome cambiato), più qualche squadra originale qua e là…

"E il mister silurato si ritira e fa una fine tipo Agroppi" (cit. Elio e le Storie Tese – Sigla di Mai dire Gol 1998)

E poiché, come dicevamo nell’introduzione dell’articolo, siamo tutti allenatori, il campionato Master rappresenterà il cuore della modalità single player. Dovremo prendere una squadra (o crearne una nuova, scegliendo maglia, logo, stadio…) e, tra partite, allenamenti, calcio mercato e ritiri, gestirla per intere stagioni, per farla diventare la numero uno a livello WEFA (non è un errore, è proprio WEFA e non UEFA… il solito problema di licenze…). In questo caso la strategia diventerà fondamentale, così come i numerosi altri miglioramenti apportati al gameplay. La scelta del giusto giocatore, l’allenamento appropriato per aumentare "l’esperienza" e di conseguenza l’abilità del giocatore, saranno decisivi! Inotre, la gestione della fatica e degli infortuni, infatti, è molto più realistica e i giocatori potranno subire infortuni non solo durante gli scontri di gioco con gli avversari, ma anche a seguito di strappi muscolari, dovuti a scatti o prodezze fisiche effettuate "a freddo". Effettuare il turn over e far riposare i giocatori sarà essenziale per la tenuta degli stessi in tutto il campionato. Sconsigliato, per i giocatori alle prime armi, il crearsi la propria squadra di emeriti sconosciuti, la difficoltà è tale che necessita di far un po’ di pratica prima. Nella Master League, poi, potremo veramente godere di tutti gli extra "comprati" nel PES Shop, quali nuove funzionalità del fantastico editor, nuovi giocatori, nuovi stadi etc…

"Perche’ il mondo del calcio non perdona chi cilecca" (cit. Elio e le Storie Tese – Sigla di Mai dire Gol 1998)

Tecnicamente PES5 è quanto di meglio visto finora, calcisticamente parlando. Il comparto grafico è leggermente migliorato rispetto al precedente e finalmente abbiamo un pubblico decente. Degna di nota è la differenziazione di ogni giocatore: chi porterà i guanti, chi avrà la maglia fuori dai pantaloni, chi gli scarpini del colore preferito… Durante l’introduzione in campo, poi, sono pregevoli i fotografi con flash e microfoni. Anche i visi dei personaggi sono molto più simili alle controparti reali, rispetto all’anno scorso. Gli effetti atmosferici (c’è la neve!) sono ben curati e notevole è la resa del vapore prodotto dal respiro dei giocatori, nelle giornate fredde. Ma quello che stupisce maggiormente è l’animazione degli omini in pantaloncini. Tocchi di prima, recuperi sulla linea, veli, finte, il braccio inutilmente alzato per un fuorigioco che non viene fischiato, il collo del piede che si piega per colpire la palla, spinte in area durante i corner, contrasti aerei…. E potremmo andare avanti quasi all’infinito. L’intelligenza artificiale è eccelsa, la squadra si muove in modo compatto, i raddoppi di marcatura sono ben fatti, gli avversari non mollano una palla e spesso sarà arduo trovare gli spazi per passare. I portieri sono gestiti molto meglio e vi faranno sudare ogni volta che usciranno dai pali per venirvi incontro, chiudendo lo specchio della porta.

Il sonoro è più che buono per quanto riguarda gli "effetti stadio", il tifo, il rumore della palla…  La telecronaca purtroppo, però, non è ancora eccelsa e alcune frasi mal si sposano con quello che sta accadendo in campo. Alte, invece, sono state riprese pari pari dal precedente PES: un po’ di novità non avrebbe guastato. Della musichetta fastidiosa e della voce terrificante abbiamo già parlato prima!

Commento Finale
Concludendo Pro EVolution Soccer 5 riesce a trasmettere tutto il fascino, la magia il calore di una partita reale. Contatto fisico, genio, acume tattico, il gioco di squadra, le prodezze del solista… insomma, IL CALCIO.

La Pagella

Grafica: 8.5
Sonoro: 7
Giocabilità: 9.5
Longevità: 9.5

Voto complessivo: 9

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