Recensione – Total Overdose (Xbox)

di • 31 ottobre 2005 • RecensioneCommenti (0)1762

Titolo: Total Overdose
Genere: Azione
Piattaforma: Xbox
Sviluppatore: Deadline Games
Publisher: SCi
Data di uscita: 16 Settembre 2005

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Grand Theft Auto ha innegabilmente inventato un genere, quello degli action a "giocabilità aperta". Total Overdose è sicuramente "figlio" del capolavoro targato Rockstar Games, ma, fortunatamente, Deadline Games è riuscita a dare al suo gioco una ben distinta "personalità", grazie a degli elementi che, sia per la loro originalità che per la loro efficacia nel divertire il giocatore, fanno di Total Overdose un gioco molto interessante per gli appassionati del genere. Andiamo a scoprire più dettagliatamente nella nostra recensione cosa quest’ultima creazione targata Deadline Games ha da offrirci…

Mexico… un "Paradiso infernale"!
Come facilmente intuibile dal titolo di questo paragrafo, Total Overdose è ambientato in un "caliente" Messico, che è però tanto soleggiato e paradisiaco, quanto infernale e pieno di criminali, bande malavitose e, soprattutto, traffici di droga. All’inizio del gioco prenderemo, per un breve periodo, il controllo di Ernesto Cruz, un valorosissimo agente della DEA (antidroga americana) che un giorno venne trovato morto a causa (dicono…) di overdose. Il buon Ernesto, però, aveva due figli, Tommy e Ramiro, uguali nell’aspetto in quanto gemelli, ma totalmente differenti nel carattere.
Tommy seguì le orme del padre diventando anch’esso un agente DEA, ma, a causa di un incidente con una granata esplosiva, fu costretto ad abbandonare la sua missione, che lo aveva portato ad infiltrarsi nella malavita messicana e a prendere dei buoni contatti al fine di scoprire quale sia stata la vera causa del decesso del padre. A questo punto entra in gioco Ramiro, il giovane gemello scapestrato e donnaiolo, il vero protagonista di Total Overdose, incaricato dal fratello Tommy a portare a termine la sua missione, e noi, dovremo aiutarlo a riuscirci!

Pura azione messicana!
Il gameplay di Total Overdose è caratterizzato in modo quasi completo da tanta frenetica azione. Il nostro caro protagonista ha infatti a sua disposizione un grande arsenale di armi, che spaziano da una semplice pistola ad un potentissimo lanciarazzi, passando per fucili a pompa di ogni genere e letali granate. Ma il mitico Ramiro non ha a disposizione solo delle armi, per così dire, convenzionali, ma anche alcune "mosse speciali", ed è proprio a queste che, nell’introduzione dell’articolo, ci riferivamo quando dicevamo che Total Overdose, pur appartenendo al genere inventato da Rockstar, riesce ad avere comunque una sua "personalità".

Cominciamo col dire intanto che, con il grilletto sinistro possiamo attivare una modalità simile al "bullet time" in stile Max Payne che, in Total Overdose, prende il nome di "scansacolpi", proprio perché, grazie ad essa, possiamo letteralmente evitare gli spari dei nemici, rallentando il tempo durante un balzo in qualsiasi direzione; durante questo balzo possiamo inoltre sparare, dando vita a delle "scene" di azione che farebbero invidia anche al più spettacolare film Hollywoodiano.

Durante l’avventura avremo poi modo di raccogliere, sotto forma di oggetti, le cosiddette "mosse loco", davvero spettacolari ed utilizzabili tramite il tasto direzionale. Queste dureranno solo per un breve periodo, per cui dovremo fare in fretta a sfruttarle per bene quando decideremo di utilizzarle. Di seguito trovate la descrizione di quelle che più ci hanno divertito e colpito per la loro originalità:

  • Tornado: il nostro Ramiro impugnerà due pistole e comincerà a roteare vorticosamente uccidendo tutti i nemici che lo circondano!

  • El Mariachi: proprio come i famosi mariachi, i viaggiatori messicani che portano sempre con loro le proprie chitarre, anche Ramiro "uscirà dal suo cilindro" due chitarre, o meglio, solo le custodie, perché al loro interno sono custodite delle letali mitragliatrici con cui potremo cogliere di sorpresa i nostro nemici, e farli fuori!
  • Piňata: questa è una delle più divertenti in assoluto. Ramiro lancerà ai nemici un pupazzo tradizionale messicano fatto di cartapesta, dopodichè non ci resterà altro da fare che allontanarci ed assistere allo spettacolo che il caro pupazzetto riserverà ai teppisti! Potete immaginare da soli cosa accadrà…

Oltre alle "mosse loco", è da segnalare positivamente anche il sistema di puntamento, ancora una volta in stile Max Payne. Esso è infatti semi-automatico, il che vuol dire che, non appena avvisteremo un nemico, sarà evidenziato da un cerchio di colore rosso, ma saremo noi a dover portare il mirino (il puntino bianco al centro dello schermo) su di lui per poterlo colpire con un micidiale colpo della nostra arma da fuoco. Questo sistema non risulta mai frustrante, e ci aiuterà anzi notevolmente ad uccidere i numerosi nemici che incontreremo con il procedere dell’avventura e delle missioni.

Los Toros: che splendida città!
Proprio come in Grand Theft Auto, in Total Overdose abbiamo a nostra completa disposizione un’estesa città, dal nome di Los Toros, che possiamo visitare in lungo e in largo in diversi modi: a piedi o a bordo di veicoli (ovviamente rubati!). Proprio a proposito di veicoli, non possiamo fare a meno di citare la possibilità di gettarci letteralmente dall’auto mentre è in corsa, in modo tale da utilizzarla come un’arma, "trasformandola" in una sorta di auto-kamikaze, che ci sarà d’aiuto in moltissime missioni del gioco.

La città è divisa in diversi quartieri e, quando passeremo da un quartiere ad un altro, dovremo sempre "assistere" ad un caricamento che, anche se breve, alla lunga può risultare abbastanza fastidioso. In diversi punti della città avremo modo di incontrare delle persone, grazie alle quali attiveremo delle missioni legate alla storia, oppure delle missioni secondarie il cui semplice fine è quello di divertirci! Per aumentare la longevità ed attrarre al gioco i cosiddetti hardcore gamers, coloro, cioè, che desiderano completare i giochi sempre al 100%, senza lasciarsi scappare un singolo oggetto, Deadline Games ha pensato bene di disseminare la città di vari oggetti collezionabili, che spesso saranno raggiungibili solo grazie all’aiuto dei veicoli, attraverso delle rampe che ci permetteranno di dar vita a spettacolari salti!

Aspetto tecnico…
Graficamente, Total Overdose, non fa certo gridare al miracolo. I modelli poligonali dei personaggi principali sono ben realizzati, le textures sono di qualità media e gli effetti particellari riescono a fare appieno il loro dovere durante le esplosioni, ad esempio. Una nota negativa va però ai pedoni che risultano abbastanza goffi nelle animazioni, e non sono dotati di un’intelligenza artificiale di un livello quantomeno accettabile. Il motore grafico mostra poi delle incertezze nel calcolare in tempo le vaste ambientazioni e, molto spesso, assisterete a dei fenomeni di pop-up con palazzi ed oggetti vari che appaiono tutto d’un tratto.

I designers sono riusciti comunque a rendere perfettamente l’atmosfera caliente che caratterizza il Messico, con colori molto vivi ed accesi. Il sonoro contribuisce inoltre a far immergere il giocatore in questa allegra atmosfera, con musiche azzeccatissime e abbastanza orecchiabili, che spaziano dal rap all’hip-hop, sempre in pieno stile "spagnoleggiante".

Da segnalare infine l’ottimo doppiaggio in lingua italiana, davvero ben realizzato.

Commento Finale
I ragazzi di Deadline Games sono riusciti indubbiamente a creare un ottimo gioco che, pur seguendo la scia del capolavoro di casa Rockstar Games, si pone, secondo noi, come una valida alternativa. Per tutti coloro che amano l’atmosfera tipicamente ispanica, e vogliono immergersi in un’avventura colma di azione, Total Overdose è il titolo più adatto. Seppur non esente da difetti, soprattutto legati al comparto grafico, Total Overdose riesce comunque pienamente nel suo intento principale, ovvero quello di divertire il giocatore!

La Pagella

Grafica: 7
Sonoro: 8
Giocabilità: 8
Longevità: 7.5

Voto complessivo: 7.5

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Si ringrazia DDE per la collaborazione.

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