Titolo: Alan Wake
Genere: Action
Piattaforma: Xbox 360
Sviluppatore: Remedy Entertainment
Publisher: /
Data di uscita: 2006
Materiale collegato: Galleria Immagini
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Chiudete gli occhi. Cercate di immaginare montagne con prati verdi e ruscelli cristallini. Viaggiate con la fantasia per sentieri che si perdono nella natura e visitate isolati paesi con poche anime. Aspettate in riva al lago il tramonto e ammirate i raggi che si rispecchiano sulle sue acque rendendole sfavillanti. Godetevi l’ultimo raggio di sole che attraversa la valle "incendiando" le foglie d’autunno. Ora che sono calate le tenebre, scappate!
La Remedy delle "sorpresE3"
All’ E3 di Los Angels svoltosi pochi mesi fa, tra le varie case produttrici e vari "gioconi super attesi", spiccava un nome, un ritorno, una garanzia: Remedy. I creatori del noir poliziesco Max Payne, con seguito annesso, erano volati dalla Finlandia fin negli States, per presentare a tutti (o quasi) la loro ultima fatica: Alan Wake. In quell’occasione, oltre ad un demo, non c’erano molte altre rivelazioni; ma quel demo, con la sua grafica spettacolare, era bastato per mettere in agonizzante attesa tutti gli appassionati. Ora che il tempo è passato e l’E3 è finito, la casa produttrice finlandese sta cominciando a "sbottonarsi" di più sul suo futuro capolavoro (non è ancora uscito ed ha già le carte in regola per esserlo). Ma…
Partiamo dalle origini
Alan Wake è un famoso scrittore di libri horror. Alan ha avuto la geniale idea di trarre l’ispirazione per le sue storie dagli incubi che fa nel sonno. Il successo dei suoi libri sembra garantirgli la possibilità di passare il resto della vita in maniera agiata al fianco della sua ragazza. Ma si sa, il lavoro s’incarna e per uno scrittore di libri horror non deve essere una bella cosa. Un giorno la sua ragazza scompare misteriosamente e con essa anche il sonno di Alan. Niente sonno niente incubi, niente incubi niente storie. La situazione si fa tanto grave che il nostro scrittore decide di ricoverarsi in una speciale clinica del sonno, situata in un piccolo paese, Pride Falls, nella zona occidentale dello stato di Washington. Dopo un periodo di cure Alan riesce a ritrovare il sonno e con esso le ispirazioni per i suoi racconti. Inoltre, durante la degenza conosce una ragazza che assomiglia come una goccia d’acqua alla sua ragazza. L’unico intoppo, nemmeno trascurabile, sta nel fatto che gli incubi diventano sempre più reali e Alan rischia di non capire dove sta più il confine tra sogno e realtà. Le avventure di Alan si svolgeranno nel piccolo paese chiamato Pride Falls. Il classico paese americano composto da una chiesa, un distributore di benzina ed un faro. Infatti il paesello sta in riva al Sam Lake. Nel gioco delle citazioni la Remedy ha mostrato di saperci fare già con Max Payne e certo non ci deluderà in un gioco che deve molto delle sue ambientazioni alla famosissima serie degli anni 90, "Twin Peaks", di David Lynch.
E tanti saluti al bullet time!
Alan Wake è un gioco che appartiene allo stesso genere di Silent Hill, Obscure e Alone in the dark (guarda caso tutti hanno a che fare con il buio). Come gioco non sarà adrenalinico come il suo predecessore Payne, basti pensare che l’arma più utile non sarà la pistola ma la luce! Infatti i giocatori entreranno nella fase interessante del gioco ogni volta che caleranno le tenebre e il nostro uomo dovrà difendersi da attacchi di misteriose creature. Dovremo sfruttare a nostro vantaggio ogni fonte di luce disponibile per evitare di soccombere ai molteplici attacchi che ci verranno sferrati durante la notte. La Remedy non ha ancora detto se le nostre esigue difese saranno in grado di uccidere i nostri assalitori o solo di stordirli e sembra particolarmente gelosa di questo particolare. Durante il giorno saremo liberi di vagare per il paese e le campagne limitrofe. Avremo, inoltre, la possibilità di "prendere in prestito" un’auto per raggiungere le mete più lontane. Scommetto che vi è venuto in mente GTA; non avete sbagliato…non del tutto almeno. Infatti i ragazzi della Remedy hanno lasciato una grande libertà d’azione al giocatore, ma non raggiungendo i livelli di GTA. Così facendo si concede una discreta indipendenza al giocatore e si riesce, allo stesso tempo, a mantenere un ottimo comparto narrativo.
Il bisogno di pigiare "Stamp"
Uno dei tasti più usati nei videogiochi è sicuramente il salvataggio veloce. In Alan Wake sentirete anche il bisogno di premere stamp per bloccare e salvare spettacolari panorami che si presenteranno ai vostri occhi. La grafica di Alan Wake è in grado di far impallidire moltissimi FPS. I paesaggi sono a dir poco mozzafiato e niente è lasciato al caso. Puntando la torcia sugli oggetti vedrete formarsi delle perfette ombre in tempo reale, come se fossero vere. I boschi immensi che vi si apriranno davanti agli occhi non saranno mai delle immagini pre-renderizzate e ogni albero apparirà diverso dal suo vicino. Nonostante non sia il fulcro del gioco, la fisica potrà presentarsi a testa alta nelle scene di frane ed esplosioni. I tronchi e i massi rotoleranno con un realismo impressionante evitando al meglio la compenetrazione dei poligoni o scene "antigravitazionali". Ciliegina sulla torta: i cambiamenti atmosferici. Durante il gioco potrete assistere ad angoscianti temporali o a meravigliosi tramonti che riusciranno ad interagire con lo stato emotivo del giocatore. L’art director Saku Lehtinen ha affermato: "Inserire condizioni meteorologiche mutevoli ci permette di influire sulle emozioni, creando suspense nel giocatore, esattamente come al cinema, quando un temporale in arrivo prelude a situazioni di tensione".
Commento Finale
La Remedy insomma si presenta sulla console di prossima generazione con una mano vincente. Alan Wake riuscirà ad affascinare sia i vecchi fan di Payne che i giocatori alle prime armi in questo genere, promettendo suspense, ansia, tensione e qualche salto sulla poltrona. L’unica pecca è l’attesa che dovrebbe terminare solo verso la fine del 2006.